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Giuseppe Razzano sulla sanità: “Basta chiacchiere per l’ospedale di Maddaloni”

“L’ospedale di Maddaloni – ha spiegato, infatti, Giuseppe Razzano, candidato al consiglio regionale nella lista De Luca presidente – deve tornare centrale nella pianificazione della sanità in Campania non solo a chiacchiere, ma con impegni formali.

Pubblicato il 5 Agosto, 2020

Covid-19 non ha creato disagi solo direttamente, ma lo ha fatto anche trasversalmente, non consentendo la cura e la prevenzione di altre malattie che, nonostante la pandemia, non si sono mai fermate. Anzi. In particolare, l’impossibilità di accedere ad alcuni ospedali, se non per casi di estrema urgenza, ha creato situazioni insostenibili. In particolare, l’Ospedale di Maddaloni, che è diventato, in ragione dell’emergenza sanitaria, un Covid Center, ora si trova a vivere una situazione precaria. Ecco che c’è chi si fa portavoce dell’esigenza di mutare direzione per il nosocomio casertano.

“L’ospedale di Maddaloni – ha spiegato, infatti, Giuseppe Razzano, candidato al consiglio regionale nella lista De Luca presidente – deve tornare centrale nella pianificazione della sanità in Campania non solo a chiacchiere, ma con impegni formali. Ho già chiesto, per questa ragione al presidente De Luca un atto concreto con il quale si vada a specificare quale debba essere il futuro del nostro ospedale per dare serenità e stabilità sia al territorio che vuole certezze sul piano dell’assistenza sanitaria che ai tanti operatori che lavorano nella struttura”.

Sanità in Campania

“Questa non è una banale azione di campanilismo, ma la necessità per un’area vasta che abbraccia tutta la Valle di Suéssola e che comprende anche alcuni comuni del benevantano – ha sottolineato Razzano – di avere una struttura ospedaliera in grado di garantire l’assistenza, ma, soprattutto, le emergenze. Allo stato, una popolazione di oltre centomila abitanti si trova sguarnita senza un pronto soccorso efficiente. Comprendiamo la straordinarietà del momento legato all’emergenza Covid, ma dobbiamo anche cominciare a ripensare all’ordinario”.

Razzano sottolinea poi come l’ospedale non possa essere materia di speculazione elettorale. “Non è più il tempo di passerelle elettorali o dichiarazioni strumentali – ha sottolineato – soprattutto da parte di chi è stato tra gli artefici dello smantellamento dei reparti nel passato o da parte di chi, pur avendo dei ruoli, quando è stato predisposto l’ultimo piano ospedaliero, si è girato dall’altra parte.

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