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Multe e schiamazzi, i genitori dei ragazzi:”Sono stati colpiti a tradimento e non è educativo”

Pubblicato il 6 Agosto, 2020

Tante le multe in giorni diversi per disturbo della quiete pubblica, trentasei multe per schiamazzi ad essere precisi, dove gli agenti in borghese sono arrivati come nella piazza di Maliseti, Vergaio e Castellina. Multe che hanno colpito i più giovani che la sera si trovano tutti insieme come accade giustamente e quell’età, forse però con un po’ troppa esuberanza anche dopo la mezzanotte quando i vicini un po’ meno giovani e pimpanti vogliono riposare e quindi i genitori si trovano a dover pagare 115 euro.

Sanzioni che hanno acceso gli animi dei genitori che protestano e contestano le modalità, ossia l’uso di agenti in incognito che non pare loro educativo ma una mossa a tradimento. Le mamme e i papà infatti avrebbero preferito una pattuglia che con l’autorità della divisa avesse intimato ai ragazzi di fare più piano e la minaccia di tornare a controllare, ma non così di nascosto.

I genitori apprezzano la vicinanza dei ragazzi alle loro abitazioni, il vecchio ritrovarsi sotto casa insomma di sana e giusta memoria. Non hanno certo piacere che i loro figli se ne vadano nel centro o chissà dove impera lo spaccio o chissà quali altri pericoli.

Spesso la ragione sta nel mezzo. Non è mancata la risposta dell’assessore Leoni alle proteste secondo la quale i controlli in borghese sono stati l’ultima risorsa del comune visto che il passaggio dei vigili in divisa c’è stato eccome e non ha ottenuto nessun risultato:“Le modalità di controllo intraprese dalla Polizia Municipale a seguito delle numerosissime segnalazioni ricevute per gruppi di ragazzi che si ritrovano a tarda sera nei giardini residenziali bilanciano l’inefficacia delle verifiche effettuate con frequenti passaggi delle pattuglie alle quali seguiva solo una temporanea quiete per poi riprendere dopo l’allontanamento degli agenti.Legittima l’esigenza di ritrovarsi, stare insieme e fare musica – conclude l’assessore – che però deve conciliare però con l’esigenza di quiete e riposo dei residenti. Dispiace che alcuni genitori non siano contenti del rigore adottato ma dove emerge un segnale circa un comportamento considerato scorretto dalle norme ritengo che sia giusta una riflessione. Ben venga anche se a voce alta”. 

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