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Emergenza abitativa, Firenze settima per sfratti: 802 casi

Emergenza abitatava, Firenze è settima per sfratti tra le città italiane. Il Ministero dell’Interno ha pubblicato gli ultimi dati sugli sfratti di immobili ad uso abitativo, confermando la pesante emergenza legata al settore.

Pubblicato il 7 Agosto, 2020

Emergenza abitatava, Firenze è settima per sfratti tra le città italiane. Il Ministero dell’Interno ha pubblicato gli ultimi dati sugli sfratti di immobili ad uso abitativo, confermando la pesante emergenza legata al settore.

Emergenza abitativa, a commentare è una nota del Sunia Cgil Firenze. Nel 2019 a livello nazionale, sono state emesse 48.543 sentenze (-23,31% rispetto al 2018) di sfratto; sono eseguiti 25.930 sfratti (-14,03%), con la forza pubblica. Su 48.543 sentenze di sfratto, ben 42.326 sono per morosità.

A Firenze non si sta certo meglio: risulta essere la settima città in Italia con più alto numero di sfratti. Il dato sostanzialmente consolidato che emerge, circa la nostra città, è che l’alto numero di sfratti è quasi interamente per morosità. 

Nel dettaglio, Firenze è la settima città in Italia per numeri di sfratti, con 802 nuove convalide di sfratto (689 per morosità, 113 per finita locazione), 2877 richieste di esecuzione con forza pubblica, 576 sfratti già eseguiti con forza pubblica. Empoli, si legge nel report, risulta la città dell’area metropolitana con più espropri immobiliari in rapporto al numero di abitanti.

Emergenza abitatava, complessivamente, i dati forniti dal Ministero dell’interno segnalano una diminuzione (circa il 20%) degli sfratti nella città fiorentina (calo perlopiù dovuto allo spopolamento dei residenti e al fatto che le case liberate non siano rientrate nel circuito delle locazioni a favore degli affitti brevi turistici), con la caratteristica importante e preoccupante che oltre l’86% delle sentenze sono per morosità.

Laura Grandi

Questo è un chiaro segnale di come già nel 2019 le famiglie in locazione soffrivano il fenomeno del ‘caro affitti’ fiorentino. Affitti sempre estremamente alti rispetto ai redditi delle famiglie: questo, in un mercato che nel 2019 era pesantemente ‘drogato’ dagli affitti brevi per turisti e che posizionava Firenze come la seconda città più cara per le locazioni, dopo Milano e prima di Roma.

«Lo scenario è drammatico, la necessità di intervenire sul mercato delle locazioni sarà un impegno urgente che la politica si dovrà prendere – dice Laura Grandi, segretaria del Sunia di Firenze -. Impegnarsi per il diritto ad un affitto sostenibile dovrebbe essere la mission di tutti quelli che riconoscono la casa un elemento importante per le famiglie».

Il dato da tener ben presente però è la situazione odierna: il 2020 sarà un anno terribile per chi vive in affitto, con un alto numero di sofferenze per chi non riesce a pagare i canoni di locazione.

Emergenza abitatava, il bando per la richiesta del contributo affitto Covid (per chi aveva subito la conseguenza dell’emergenza economica, causata dalla pandemia) ha visto 3.500 famiglie fare domanda di aiuto all’Amministrazione fiorentina. Quindi, vediamo un numero altissimo di persone che vivono in emergenza, mentre dai tribunali arrivano notizie di numerose richieste di udienze per convalida di sfratti per morosità. 

«Gli sfratti con forza pubblica sono in stand by fino al 31 dicembre – conclude Grandi -, ma cosa succederà dal primo gennaio 2021, se non interverrà un provvedimento nazionale serio e ponderato per aiutare migliaia di persone, lavoratori e pensionati, in crisi economica? Si rischia che la situazione possa anche peggiorare. Secondo noi, urgono più case popolari e una legge per stabilire affitti sostenibili».

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