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Incontro al Mise, si allungano i tempi della presentazione del piano industriale: insoddisfazione di Fim-Fiom-Uilm

Pubblicato il 7 Agosto, 2020

Il Comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico e del Sottosegretario Alessia Morani, che riferisce di un incontro tenutosi con il Vicepresidente Esecutivo del Gruppo Jsw Italy Marco Carrai, non può ovviamente lasciarci soddisfatti visto l’allungamento dei tempi di presentazione del Piano industriale, in considerazione anche delle evidenti difficoltà dello Stabilimento, così come non sia chiaro che a Settembre nell’incontro di presentazione siano coinvolti già in prima battuta le Parti Sociali, ma ciò detto ci sono alcuni elementi che come Fim-Fiom-Uilm riteniamo utile sottolineare.

Innanzitutto viene confermata la proroga del periodo si sorveglianza, così come richiesto da Fim-Fiom-Uilm ed a Settembre, nell’incontro per il quale ci aspettiamo di essere convocati dal Governo, chiederemo di dare ulteriori strumenti a chi deve sorvegliare e far rispettare gli impegni per la realizzazione del Piano Industriale perché è totalmente inutile continuare ad ignorare relazioni trimestrali che puntualmente hanno evidenziato ciò che veniva o non veniva fatto.

Il Ministero annuncia che a Settembre ci sarà la presentazione del Piano Industriale del sito siderurgico Piombinese, questo ulteriore rinvio non potrà essere più posticipato.

La situazione finanziaria ed impiantistica dello Stabilimento è oramai allo stremo, servono investimenti immediati sui treni di laminazione se si vuole ancora dare un futuro alla siderurgia, in attesa della realizzazione dell’acciaieria elettrica.

I lavoratori stanno con tenacia sopportando da troppi anni un periodo di ristrettezza economica con i soli ammortizzatori sociali che permettono a malapena di sopravvivere.

Positivi i contatti annunciati dal Vicepresidente Carrai con importanti Gruppi industriali pubblici e privati, ma a Settembre nel Piano Industriale occorrerà avere Accordi siglati ed iniziare a “fare” e non più continuare a fare annunci, perché Piombino non può più permetterselo.

Come Fim-Fiom-Uilm ribadiamo che se per qualsiasi motivo a Settembre ci fossero variazioni sostanziali rispetto al Progetto annunciato a Luglio alle Organizzazioni Sindacali dal Vicepresidente Esecutivo Marco Carrai, ossia non si preveda il ritorno a produrre acciaio e gli investimenti sui treni di laminazione con il mantenimento della totale occupazione, il Gruppo Jsw si prepari ad avere un intero Territorio totalmente ostile, non tollereremo nessuna chiusura impiantistica e relativi esuberi, saranno subito “invitati” ad andarsene.

Il Ministero nel Comunicato conferma che l’Accordo di Programma per l’Area di Piombino sarà aggiornato e dovrà recepire il Piano Industriale che dovrà riguardare sia la parte siderurgia che la parte logistica ma, come più volte abbiamo denunciato come Fim-Fiom-Uilm, gli Accordi di Programma più che continuare ad aggiornarli ed a modificarli, il Governo deve preoccuparsi di farli rispettare esercitando continue attività di sorveglianza e controllo e non tavoli estemporanei di monitoraggio.

A Settembre si aprirà una nuova fase, come Fim-Fiom-Uilm chiediamo al Governo di attivarsi affinché il piano industriale sia affiancato da un preciso e dettagliato cronoprogramma che, visto anche l’intervento pubblico, contenga clausole e penali in caso di non rispetto degli impegni siglati.

Fin da subito chiediamo che il Piano industriale preveda adeguati strumenti di sostegno al reddito per le migliaia di lavoratori coinvolti, per tutto il tempo necessario alla completa realizzazione, per garantire la totale occupazione.

A Settembre occorrerà la garanzia del Governo e dell’Azienda in merito alla partenza degli smantellamenti e delle opere di bonifica necessarie a liberare aree da dedicare ad altre attività e che permetteranno di impiegare una parte di lavoratori da anni in regime di cassa integrazione.

FIM-FIOM-IILM

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