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Coronavirus, al Neuromed individuati i tre principali indicatori di mortalità in ospedale

Coronavirus, al Neuromed individuati i tre principali indicatori di mortalità in ospedale

Pubblicato il 8 Agosto, 2020

POZZILLI – Uno studio su pazienti contagiati, portato  avanti dal Neuromed insieme ad altre 35 strutture italiane a evidenziato che per un paziente ricoverato in ospedale a causa del COVID-19, i principali indicatori di un maggiore rischio di mortalità sono stati l’età avanzata, il decadimento della funzione renale e l’elevato livello di infiammazione nel sangue. 

Questi sono i risultati di un ampio studio, guidato dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, in collaborazione con la Clinica Mediterranea Cardiocentro di Napoli, l’Università di Pisa e altri 33 centri clinici italiani distribuiti lungo tutto il Paese, che hanno costituito la Collaborazione CORIST (COvid-19 RISk and Treatments).

La ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Disease ha preso in esame 3.894 pazienti COVID-19 ricoverati in ospedali del territorio italiano dal 19 febbraio al 23 maggio. 

“Lo scopo principale del nostro studio – ha detto Augusto Di Castelnuovo, epidemiologo del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione del Neuromed, attualmente presso Mediterranea Cardiocentro di Napoli – è stato quello di individuare i principali fattori di rischio di morte nei pazienti Covid-19, in modo da fornire migliori strumenti per identificare i pazienti a più alto rischio verso i quali predisporre particolari attenzioni e interventi terapeutici più mirati”. 

Coronavirus, al Neuromed individuati i tre principali indicatori di mortalità in ospedale
Dipartimento ricerca Neuromed – Epidemiologia e Prevenzione

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