« Torna indietro

Quando Annibal Caro e San Marone dialogano. A Civitanova Alta

Solo per un giorno. Le meraviglie di Civitanova Alta

Pubblicato il 8 Agosto, 2020

Che ci accompagni l’intelletto prodigioso di Annibal Caro o la fede di San Marone, primo apostolo del Piceno, un viaggio attraverso le bellezze di Civitanova Alta è sempre in technicolor.

E’ un’accelerazione culturale, un percorso di sola andata in direzione della Bellezza in una città, culla dell’odierna Civitanova, a volte frettolosamente dimenticata.

Merito del ritorno al racconto delle tradizioni e del patrimonio artistico va allo studioso Alvise Manni, fondatore del locale Archeoclub (nonché deus ex machina del Centro Studi Civitanovesi), e all’attuale presidente, Anna Maria Vecchiarelli, che hanno accompagnato per piazze soleggiate e splendidi vicoli che sembra si gettino in mare (la città nuova è là sotto, con il Porto da dove fra pochi giorni salperanno le navi in onore del nostro patrono martire) appassionati italiani e stranieri.

Mai fu più turismo di questo, la maniera migliore di promuovere la città: il successo dell’iniziativa è la sua longevità, ben 28 anni. Dalla Collegiata di San Paolo, che ospita una meravigliosa fonte battesimale del XV secolo formata da una pietra (legata a San Marone, secondo la tradizione, e alle sue reliquie qui ospitate) che poggia su un capitello medievale, alla Pinacoteca Moretti, al famoso attuale Acquedotto, che è una torre con i merli, all’aperitivo nella splendida piazza nello storico Bar Teatro – di Valentino Cerolini, che qui conoscono tutti -, ogni cosa è un ritorno alla Storia, quella tormentata di San Marone e quella opulenta di Annibal Caro, il più illustre dei civitanovese, traduttore italiano dell’Eneide di Virgilio, perfetto PR di casa Farnese in epoca rinascimentale.

Il viaggio termina con una mostra aperta per i soli turisti, “Sponde dei cari birocci” del massimo artigiano locale Fiorino Fiorani, esposizione aperta per un giorno, per poche ore (con la collaborazione dei giovani dello Sted), a sancire quanto Civitanova voglia bene ai suoi visitatori, ospiti, amici.

About Post Author