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Tumori in crescita con i campi elettromagnetici

Tumori in crescita con i campi elettromagnetici

Pubblicato il 8 Agosto, 2020

Nuovi studi di grande interesse scientifico stanno per essere pubblicati sulla prestigiosa rivista italiana Ehealth a firma del Professor Livio Giuliani, dirigente di ricerca del SSN, e dell’ingegnere civitanovese Massimo Rogante. La questione è sensibile: i dati dello studio dimostrerebbero che ci sono connessioni fra l’esposizione a campi magnetici e elettromagnetici e insorgenza dei tumori.

I due studiosi hanno analizzato dati dei più importanti studi epidemiologici e “in vivo”, evidenziando che, attraverso gli strumenti di uso quotidiano come cordless, computer o cellulari, postazioni base di telefonia mobile, reti wireless e sistemi di rilevazione satellitare siamo esposti al possibile rischio elettromagnetico.

“Oncogenia e oncoterapia dei campi elettromagnetici” si intitola lo studio. E’ una questione molto sentita nelle Marche. Pochi anni fa il Tribunale della Salute, per merito della responsabile Giovannella Maggini Mazzarella, lanciò un appello accorato alle istituzioni di Potenza Picena e località limitrofe, in cui si mettevano in risalto la gravità delle emissioni dei vicini radar militari (esistenti sin dal 1956) con riferimento al nuovo sistema operativo Nirmas. 

Alcune relazioni tecniche stilate da studiosi mettevano alla luce le correlazioni e i danni conseguenti spesso irreparabili, come nel caso dell’installazione di un ripetitore nei pressi di una scuola e di un centro abitato.”Tutto questo avviene sulla pelle di esseri umani, soprattutto indifesi come i bambini che poi magari si troveranno ad affrontare mostri come il neuroblastoma. Un buon amministratore deve avere anche il coraggio di andare controcorrente, di dire anche dei no, se questo serve a tutelare la salute dei cittadini” concludeva l’appello del Tribunale della Salute.

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