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carabinieri, rissa

Bastonate ad un parente per questioni di eredità. Arrestati in due

Pubblicato il 10 Agosto, 2020

Dalle cinghie e i coltelli di qualche giorno fa a Gallipoli, alle bastonate ad un parente per motivi di denaro. Il Salento è ancora teatro di risse selvagge e questa volta lo è non per una semplice diatriba tra adolescenti o ragazzi, ma per una discussione tra parenti finita male. L’aggressione è avvenuta qualche settimana fa, ma si è arrivati ad oggi per emettere le sentenze e le definitive condanne. I protagonisti dell’aggressione e delle bastonate ad un parente sono due uomini che ora dovranno rispondere di atti persecutori, violenza privata e lesioni personali. Z.C., 70enne ed il suo complice, Z.P. di 27 anni, sono entrambi di Cavallino e si sono resi protagonisti di una rissa da “Romanzo Criminale”, usando un bastone per picchiare un loro parente, un 71enne del luogo, per questioni di eredità. 

Bastonate ad un parente per l’eredità. I fatti

Prima del lockdown, intorno a fine febbraio, ci fu una rissa a Torino in un funerale, location quantomeno insolita, ma con lo stesso movente: l’eredità da dividersi. Ora, queste bastonate ad un parente a Cavallino che hanno fatto scattare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal g.i.p. del tribunale di Lecce su richiesta della Procura. L’ordinanza è stata eseguita nella serata di ieri dai militari della stazione di Cavallino. I fatti, l’aggressione e le bastonate ad un parente sono avvenuti nel pomeriggio dello scorso 21 luglio a Cavallino, quando i due uomini hanno aggredito con un bastone un uomo, un 70enne del posto, loro parente, provocandogli lesioni giudicate guaribili in trenta giorni. Da lì, da quel pomeriggio, partì un’inchiesta che è andata avanti per una ventina di giorni e con una serie di accertamenti tecnici e riscontri acquisiti mediante le dichiarazioni rese ai militari da alcuni testimoni. Queste testimonianze hanno permesso di identificare gli autori e di ricostruire il movente dell’aggressione che, come detto, è legato a questioni ereditarie. Il 70enne è stato arrestato e poi condotto presso la casa circondariale di Lecce, mentre il complice, il giovane 27enne, dovrà scontare la pena agli arresti domiciliari.

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