« Torna indietro

Coronavirus, nasce il “Protocollo Badanti”: tamponi, autodichiarazioni e isolamento per chi torna da paesi extra Shengen e extra europei

Pubblicato il 13 Agosto, 2020

Dopo un confronto con i sindacati, arriva il “Protocollo Badanti”, che il presidente della Giunta Regionale Stefano Bonaccini firmerà nelle prossime ore e inserirà nella nuova ordinanza. Dall’obbligo di autodichiarazione sul rientro all’esecuzione di due tamponi, queste e molte altre norme sono contenute all’interno del nuovo protocollo. 

In sintesi, si spiega come, per l’emergenza sanitaria attuale, tutte le assistenti famigliari che faranno ritorno nel nostro paese da Romania, Bulgaria o alti stati stati extra europei o extra Shengen, ci sarà l’obbligo di dichiararsi al Dipartimento di Sanità Pubblica, ai fini dell’autoisolamento di quattordici giorni. Una volta comunicato, il personale del Dipartimento si metterà in contatto con l’assistente famigliare, pianificando il primo tampone in concomitanza con l’arrivo e in Italia, e concordando anche il secondo, sempre entro la fine dell’isolamento. Inoltre il Dipartimento verificherà che l’alloggio dell’assistente familiare sia idoneo, vigilando anche sulle modalità di ingresso in Italia (aereo, treno, traghetto, ecc…). 

Se queste condizioni non verranno soddisfatte, sarà compito del Dipartimento trovare un alloggio adeguato nelle strutture alberghiere convenzionate, con costi a carico delle istituzioni. 

Per quanto riguarda invece i rientranti da Spagna, Grecia, Croazia e Malta, paesi in cui la curva epidemiologica è in netta crescita, la Regione era già pronta con un proprio protocollo di norme. Ma nelle ultime ore è maturata la decisione da parte del Governo, in accordo con le Regioni, di assumere un provvedimento a valenza nazionale. 

“Le misure previste per l’Emilia-Romagna in un’ordinanza- spiega Raffaele Donini, assessore alla Salute- che era già alla firma del presidente Bonaccini, saranno oggetto di un provvedimento nazionale che verrà firmato in queste ore dal ministro della Salute Speranza e controfirmato dai presidenti di Regione, e avrà quindi validità nazionale. Si tratta di un provvedimento che avrà le stesse caratteristiche che avevamo indicato nei nostri protocolli. Una scelta che abbiamo condiviso, assieme alle altre Regioni italiane, perché l’efficacia delle norme potrà essere maggiore se adottata su tutto il territorio nazionale”.

Niccolò Pasta

About Post Author