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Zaia, nuova ordinanza: tamponi per chi arriva dall’estero, 9 categorie a rischio

Pubblicato il 13 Agosto, 2020

“Oggi presentiamo un’ordinanza destinata al virus importato. Il virus arriva dall’estero ed è spesso veicolato dai vacanzieri”. Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, in conferenza stampa dalla sede della protezione civile a Marghera.

L’ordinanza ha validità fino al 6 settembre. “L’ordinanza inquadra le categorie a rischio, sulle quali stavamo già lavorando”, ha detto Zaia, “Stiamo parlando del controllo obbligatorio di persone proveniente da paesi esteri, ovvero “categorie soggette a rischio particolare”, per le quali il tampone è obbligatorio e gratuito. Si tratta di:

1) Operatori a diretto contatto con anziani nelle RSA che si sono recati all’estero nei 14 gg precedenti ; 2) Operatori sanitari che prestano servizio presso strutture ospedaliere ed extra ospedaliere che hanno soggiornato all’estero nei 14 gg precedenti; 3) Badanti rientrate da un viaggio all’estero (operatori che prestano servizio domiciliare ad anziani e disabili);  4) Lavoratori stagionali del settore agricolo che hanno transitato o soggiornato all’estero;  5) Lavoratori che si sono recati all’estero per motivi di lavoro di durata anche inferiore alle 120 ore; 6) Persone che nei 14 gg precedenti hanno soggiornato in Bulgaria e Romania, due paesi con cui il Veneto ha molti scambi; 7) Comunità di particolare interesse epidemiologico, (come quella pakistana); 8) Soggetti sottoposti a quarantena perché in arrivo da Paesi dove è obbligatoria la quarantena; 9) Soggetti con obbligo di test perché in arrivo da Spagna, Grecia, Croazia, Repubblica di Malta.

Per tutte queste categorie è obbligatorio effettuare il tampone entro le 24 ore dal rientro in Italia, pena sanzioni. Negli aeroporti sarà presente un punto screening per chi arriva dall’estero, in particolare per Spagna, Grecia, Croazia, Repubblica di Malta.

“L’ordinanza”, ha specificato Zaia, “parla anche dei centri di accoglienza straordinaria e delle attività sportive all’aperto e al chiuso, per le quali è consentita la presenza di pubblico in impianti sportivi che garantiscono la distanza assegnata, distanziamento di almeno un metro, obbligo di mascherina. Sia per impianti all’aperto che al chiuso, va indossata la mascherina dall’ingresso alla postazione e viceversa. Per i servizi educativi si parte dal 1 settembre con la fascia da 0-6 anni. Non ci saranno ruote sui banchi. I bimbi non porteranno le mascherine”. 

Zaia ha anche presentato i dati quotidiani del bollettino regionale Covid. Isolamenti dal 21 febbraio: 5.900 di cui solo 124 con sintomi (costipazione, febbre). Totale morti: 2094, +2. Ricoverati: 113 dei quali 83 negativi. Terapia intensiva: 7 pazienti (6 positivi e uno negativo). Dimessi: 3782 dimessi (+6).

Parlando dei danni causati all’economia veneta dal Covid, Zaia ha detto che per l’anno in corso è previsto un Pil in calo del -10,6%, 60mila posti di lavoro persi, di cui 35mila dal settore del turismo.

Riguardo al bonus di 600 euro richiesto da alcuni consiglieri della Lega, Zaia ha sottolineato: “Sono il primo ad aver sollevato questa vicenda, scrivendo a tutti i consiglieri. E Forcolin, Montagnoli e Barbisan hanno confermato di averli chiesti. Ho parlato con loro: tutti e tre hanno fatto domanda, due li hanno ricevuti e Forcolin no. Forcolin si dimette da vicepresidente e non verrà ricandidato, anche Barbisan e Montagnoli rinunceranno alla ricandidatura».

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