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Maurizio Costanzo

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Maurizio Costanzo e la tenerezza per “quel cavallo” morto alla Reggia di Caserta

Maurizio Costanzo parla del cavallo morto alla Reggia di Caserta ma non solo

Pubblicato il 15 Agosto, 2020

E ancora una volta fa discutere il tragico fatto accaduto negli scorsi giorni alla Reggia di Caserta, che ha avuto per protagonista un povero cavallo che è rovinato a terra senza vita, fra lo sgomento generale, e per cui adesso gli inquirenti stanno ancora indagando.

Fatto che ha indignato tanti, animalisti ma non solo e ha aperto varie questioni, soprattutto in relazione all’utilizzo degli animali per determinati lavori e soprattutto nelle stagioni in cui ci sono picchi di caldo che sono sicuramente intollerabili.

E tra i tanti che hanno espresso la loro indignazione, appare anche il commento di Maurizio Costanzo dalle pagine di Liberoquotidiano in cui si esprime in questi termini:

“Ritorno col pensiero a quel cavallo che qualche giorno fa, stremato dal caldo e dalla fatica, è morto nei pressi della Reggia di Caserta, dopo aver trainato per ore un calesse con turisti”.

Maurizio Costanzo, ovviamente, non si riferisce solo al cavallo della Reggia, divenuto, purtroppo, tristemente famoso, ma a tutti quelli che compiono simili azioni anche in altre zone d’Italia:

“Grande tenerezza per quel cavallo come per tutti i suoi amici di razza che, con il caldo, girano per Roma con le tradizionali ”botticelle”. Ancora non esiste, purtroppo, un sindacato degli equini”.

E conclude, amaramente: “Non è il primo caso di un cavallo che muore per il caldo e la fatica. Probabilmente si esagera, vedendoli così possenti”.

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