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Sequestrati due capannoni di produzione e stoccaggio rifiuti di aziende cinesi

Pubblicato il 16 Agosto, 2020

Un’indagine condotta dalle polizie municipali di Firenze e Prato, ha portato al sequestro di due capannoni di produzione e di stoccaggio di rifiuti di aziende gestite da cittadini cinesi, un bilico con motrice, oltre 20 tonnellate di rifiuti e più di 13mila euro in contanti proventi dell’attività illecita.

L’indagine è partita da ha uno scarico illecito di rifiuti industriali scoperto dalla Polizia Municipale di Firenze. Le pattuglie dei reparti territoriali erano appostate per controllare una postazione di Alia in zona via Pistoiese, già utilizzata per scarichi abusivi, quando hanno notato due persone che stavano prelevando dal bagagliaio di un veicolo alcuni grossi sacchi neri per poi depositarli in uno dei cassonetti destinato ai rifiuti domestici. Gli agenti sono subito intervenuti bloccando i due uomini, risultati fratelli di nazionalità cinese residenti in un comune della provincia. I sacchi erano stipati di scarti da lavorazione di pelletteria, in particolare dalla realizzazione di tomaie, tutti riconducibili ad una impresa artigiana con sede nello stesso comune di residenza dei due fratelli. Per loro è scattata la denuncia per illecita gestione di rifiuti industriali ai sensi del Codice Ambientale. Il veicolo, utilizzato illegalmente per il trasporto dei rifiuti e risultato di proprietà della moglie del conducente, è stato sequestrato.

Si tratta solo dell’ultimo intervento in ordine di tempo nell’ambito dell’abbandono degli scarti di attività produttive. Soltanto nel mese di giugno i reparti territoriali della Polizia Municipale ha denunciato otto persone per illecito conferimento e gestione di rifiuti provenienti dalle attività artigianali e industriali e sequestrato altrettanti veicoli.

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