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Alcool test

Arthur positivo all’alcool test: da Best a Gascoigne, passando per Nainggolan e Vidal. Il neo juventino ultimo di una lunga serie

Pubblicato il 19 Agosto, 2020

I calciatori e l’alcool, una storia d’amore che dura da sempre. Ha fatto scalpore qualche giorno fa la notizia del nuovo juventino Arthur, che nei pressi di Girona, a un’ottantina di chilometri da Barcellona, si è schiantato con la sua Ferrari ed è risultato positivo all’alcool test. Nessuna conseguenza, per fortuna, per il calciatore e per altre persone, ma quello di Arthur è solo l’ultimo dei casi di calciatori che hanno alzato troppo il gomito, mettendosi poi al volante o ritrovandosi in situazioni poco piacevoli. 

In principio fu George Best, il bello e dannato attaccante del Manchester United, che negli anni Settanta si rendeva protagonista un giorno sì e un altro pure di bravate causate dal troppo alcool in corpo. Best, che per colpa dell’alcool morì nel 2005, fu uno dei precursori dell’immagine del calciatore innamorato della bottiglia, e negli anni seguenti venne, purtroppo, imitato da molti altri.

Come non poter citare Paul Gascoigne, leggendario anche in Italia con la maglia della Lazio. Di Gazza si raccontano aneddoti al limite dell’incredibile, e tutti con il solito punto d’incontro: l’alcool. Per riavvicinarci più ai giorni nostri e restare in Italia, sono molteplici le bravate degli ex juventini Arturo Vidal e Martin Caceres, la cui collezione di automobili di lusso distrutte fa rabbrividire: Vidal, nel 2015, durante la Copa America, ha la grande idea di andarsi ad ubriacare dopo una serata al casinò, andandosi a schiantare con la sua Ferrari contro un auto che marciava in senso opposto, fortunatamente uscendone incolume. Incidente simile anche per Caceres, sempre nel 2015, quando a Torino si schianta anch’egli con la Ferrari: positivo all’alcool test, viene multato per mille euro e gli viene ritirata la patente. 

Meno danni in auto ma una carriera rovinata dagli eccessi: parliamo di Adriano, colui che doveva essere il nuovo volto del calcio mondiale. Dopo la morte del padre il brasiliano ex Inter e Roma è caduto in depressione, rifugiandosi in alcool e serate poco raccomandabili che ne hanno minato il rendimento e distrutto la carriera. E come non parlare anche di Radja Nainggolan, protagonista di un capodanno su di giri nel 2018, con tanto di diretta Instagram ubriaco fradicio mentre giocava (o meglio, provava a giocare) a tennis. Il tutto condito da varie bestemmie. Nel 2017 il belga venne trovato positivo all’alcool test dopo una gara della sua nazionale: multato, gli venne revocata la patente per 30 giorni. E c’è anche chi è riuscito a coinvolgere un compagno come Zebina, che nel 2002 distrusse una Ferrari schiantandosi contro i cassonetti della zona EUR a Roma: la novità? L’auto non era sua, bensì del compagno Candela che non la prese benissimo. E non la presero bene neppure i tifosi, che qualche giorno dopo a Trigoria assalirono il difensore francese, che venne scortato all’interno del centro sportivo dalla Polizia. 

Casi su casi di anno in anno: Arthur è solo l’ultimo di una lunga lista che certamente non fa molto onore a questi ragazzi, simboli ed eroi dei più piccoli. 

Niccolò Pasta

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