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Perdonanza: L'Aquila torna palcoscenico internazionale

Perdonanza: dal 24 al 26 agosto “La notte del gran rifiuto” al ridotto del teatro dell’Aquila

Pubblicato il 19 Agosto, 2020

“La notte del gran rifiuto” è il titolo dell’opera teatrale scritta da
Errico Centofanti che sarà messa in scena dalla Compagnia della
Contessa
, in collaborazione con il Teatro Stabile d’Abruzzo, al Ridotto
del Teatro comunale il 24, 25 e 26 agosto. L’evento fa parte della 726^
Perdonanza celestiniana dell’Aquila.
Lo spettacolo nasce dalla richiesta di un “regalo alla città” da parte
del sindaco Pierluigi Biondi a Errico Centofanti, ideatore della
Perdonanza dell’era moderna nel 1983
– fortemente voluta dall’allora
sindaco Tullio De Rubeis – e coordinatore dell’Evento (soprintendente,
come si chiamava allora) per dieci anni. Una richiesta formulata, tra
l’altro, in occasione degli 80 anni che Errico Centofanti compirà il 23
agost
o, in concomitanza con l’apertura delle celebrazioni della
Perdonanza. “Centofanti – sottolinea Biondi – è un appassionato e
raffinato studioso, del quale è noto l’amore per L’Aquila, una città
alla quale ha saputo dare tanto con la generosità propria di un uomo di
cultura
. E la cultura è respiro e come tale è di tutti, non di una parte
sola. La cultura non esclude, è un terreno in cui le differenze si
confrontano
per dare contenuto alla bellezza”. Centofanti, negli anni
sessanta fu protagonista, insieme a Peppino Giampaola e Luciano Fabiani,
della nascita e affermazione del Teatro Stabile dell’Aquila, attraverso
scelte artistiche coraggiose e innovative. “Mettendo da parte la
diversità delle idee e parlando la lingua della cultura – ha aggiunto
Biondi – con Centofanti abbiamo condiviso i presupposti per realizzare
un evento teatrale, che avesse al centro la figura di San Pietro
Celestino.
Una figura importante nel pantheon di Centofanti che, per
predisporre il progetto della Perdonanza moderna, trascorse mesi
nell’Archivio di Stato e in quello dell’Arcivescovado, confrontandosi
poi con studiosi come Alessandro Clementi, il soprintendente alle belle
arti Renzo Mancini e l’arcivescovo Carlo Martini”.
“La notte del gran rifiuto nasce per iniziativa del Sindaco Biondi –
rileva Centofanti – al quale devo un ringraziamento caloroso, come pure
a quanti lo hanno reso possibile. Questo lavoro vanta un precedente, un
mio testo dal titolo ‘Sogno di una notte d’estate’, che nell’88 andò in
scena davanti Collemaggio per festeggiare i 700 anni dalla consacrazione
della basilica
”.
Lo spettacolo, che debutterà in prima nazionale il 24 agosto, racconta
quel che accadde la notte tra il 12 e il 13 dicembre 1294, poche ore prima
che Celestino V lasciasse le vesti da Pontefice indossate alla fine di
agosto dello stesso anno, dopo aver emanato dalla basilica di
Collemaggio dell’Aquila, un mese dopo il suo insediamento, quella Bolla
del Perdono che rappresenta il primo Giubileo
.

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