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DNC 2020, day 3. Barack Obama su Trump: interpreta la presidenza come un ‘reality show’

Pubblicato il 20 Agosto, 2020

Terzo giorno alla convention dei democratici americani, con focus sull’esercizio del voto come difesa della democrazia e del futuro del Paese. Ad aprire è stata la senatrice Kamala Harris che ha posto due domande: “Perché non vogliono che votiamo? Perché ci sono così tanti sforzi per mettere a tacere le nostre voci?” E la candidata alla vicepresidenza ha fornito pure la soluzione a tali quesiti: “La risposta è perché quando votiamo, le cose cambiano.”

A intervenire durante il terzo appuntamento della convention e incoraggiare gli americani a essere protagonisti e votare sono stati la speaker della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi, l’ex Segretario di Stato Hillary Clinton, la senatrice Elizabeth Warren, il Governatore del Wisconsin Tony Evers, la Governatrice del New Mexico Michelle Lujan Grisham, l’ex deputata Gabrielle Giffords, la senatrice e candidata vicepresidente Kamala Harris e l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Un altro tema toccato durante la serata è stato l’immigrazione, il rispetto per l’altro, il considerare chi arriva come una potenzialità. A tal proposito la Harris ha anche affermato che “non esiste un vaccino per il razzismo, dobbiamo darci da fare noi.”

Fra i primi a comparire durante l’evento e stata l’ex first lady ed ex Segretario di Stato Hillary Clinton. Nella sua dichiarazione ha invece parlato di “rimarginare le ferite, unire e guidare il paese” e per realizzare ciò ha raccomandato “Andate a votare a prescindere da tutto. Votate come se ci fossero in gioco le vostre vite, perché lo sono.” La Clinton ha anche detto Avrei voluto che Donald Trump fosse stato un presidente migliore. Perché l’America ha bisogno di un presidente migliore di questo”. Poi ha aggiunto “Per quattro anni, le persone mi hanno detto: ‘Non mi rendevo conto di quanto fosse pericoloso. Vorrei poter tornare indietro e rifarlo.’ O peggio, ‘avrei dovuto votare’. Guardate, questa non può essere un’altra elezione del avrei voluto potuto dovuto.” Infine ha lanciato un avvertimento “Non dimenticare: Joe e Kamala possono vincere 3 milioni di voti in più e continuare a perdere. Imparate da me. Abbiamo bisogno di numeri così schiaccianti che Trump non possa intrufolarsi o rubare la sua strada verso la vittoria.”

Severo e tagliente è stato anche l’intervento di Nancy Pelosi: “Come speaker della Camera, ho visto di persona il disprezzo di Donald Trump per i fatti, per le famiglie di lavoratori e per le donne in particolare, un disprezzo scritto nelle sue politiche verso la nostra salute e i nostri diritti, non solo nel suo comportamento. Ma noi sappiamo che non prevarrà e che quando le donne hanno successo, l’America ha successo. Questo mese, mentre l’America segna il centenario delle donne che finalmente ottengono il diritto di voto, lo facciamo con 105 donne alla Camera. Orgogliosamente, 90 sono democratici.”

L’ex presidente Barack Obama, che ha registrato il suo discorso al Museo della Rivoluzione Americana in Philadelphia, ha invece stressato sul pericolo che corre la democrazia americana in questo momento, sottolineando che il Paese non si può per mettere antri quattro anni come quelli appena vissuti e compiendo un’analisi impietosa sul modo in cui l’attuale presidente degli Stati Uniti interpreta il suo ruolo. Donald Trump non ha mostrato alcun interesse nel mettersi al lavoro, nel trovare un terreno comune, nell’usare l’eccezionale potere del suo ufficio per aiutare qualcuno tranne se stesso e i suoi amici. Nessun interesse nel trattare la presidenza come null’altro fuorché un reality show che può usare per ottenere l’attenzione che desidera. Speravo che Donald Trump potesse mostrare qualche interesse nel prendere sul serio la carica, che potesse arrivare a sentire il peso dell’ufficio e scoprire qualche riverenza per la democrazia affidata alle sue cure ma non lo ha mai fatto. Non mi aspettavo che il mio successore abbracciasse la mia visione o continuato le mie politiche. Speravo, per il bene del nostro paese, che Donald Trump potesse mostrare un certo interesse a prendere sul serio il lavoro. Ma non l’ha mai fatto. Donald Trump non è maturato nel ruolo perché non può. E le conseguenze di quel fallimento sono gravi: 170.000 americani morti. Milioni di posti di lavoro andati. I nostri peggiori impulsi si sono scatenati, la nostra orgogliosa reputazione in tutto il mondo è gravemente diminuita e le nostre istituzioni democratiche sono state minacciate come mai prima d’ora.” L’invito di Obama agli americani è stato “Non lasciare che vi portino via la vostra democrazia.”

La terza serata si è poi conclusa con l’intervento della senatrice Kamala Harris che ha raccontato della sua storia personale, della sua famiglia e ha toccato la tematica del razzismo strutturale. “Per George Floyd, per Breonna Taylor, per la vita di troppi altri per citarne i nomi, per i nostri figli e per tutti noi. Dobbiamo fare il lavoro per mantenere quella promessa di uguale giustizia ai sensi della legge. Perché ecco il punto Nessuno di noi è libero finché non siamo tutti liberi.
Domani si terrà l’ultimo appuntamento della convention dei democratici e Joe Biden accetterà ufficialmente la candidatura per le presidenziali di novembre.

Fonte: ANSA 19/08/2020 Ore 23:58, CNN, Reuters 20/08/2020

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