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Regionali, i 5 Stelle: nessun accordo con il Pd. “Non ci comprano con le poltrone e non ci spaventano con il voto utile”

Pubblicato il 20 Agosto, 2020

Nella giornata delle ipotesi, delle chiacchiere e delle “pressioni”, Antonella Laricchia incassa l’appoggio e il sostegno social di qualche centinaia di appassionati elettori e quelli di Alessandro Di Battista: “Sei una donna eccezionale. Ti ho sempre stimata ma non pensavo fossi coraggiosa a tal punto”, le scrive Diba su Facebook, commentando il post con il quale la candidata dei 5 Stelle nella corsa alla presidenza regionale mette fine ai chiacchiericci sulla presunta alleanza con il Pd dell’uscente Emiliano: “La mia presenza non è scontata, chiaramente sono sacrificabile in ogni momento, se qualcuno lo decide dall’alto. MA NON CHIEDETEMI DI PIEGARE LA TESTA, piuttosto trovate il coraggio di tagliarla, se volete salvare la mala politica di Emiliano e Fitto, perché finché non sarò rimossa da questo ruolo che mi è stato attribuito, andrò avanti a guidare questa opportunità di cambiamento”.

“Dalle una mano, aiutaci a continuare il sogno”, reclama qualcuno rivolgendosi all’ex parlamentare 5 Stelle, a bordo campo ormai da 3 anni, nel corso dei quali non ha però mai abbandonato il movimento. “Sono un ex deputato ma continuo a fare politica non vivendo di politica”, scriveva sui social qualche giorno fa, difendendosi da attacchi sparsi.

Intanto lo zoccolo duro dei 5 Stelle rema decisamente contro l’alleanza con il Pd, alcuni – qua e là – invocano addirittura una scissione pur di mantenere la linea originaria del Movimento. “Non ci sarà alcun accordo con la coalizione che sostiene Michele Emiliano, che ci sembra riduttivo definire di centrosinistra dal momento che ingloba anche molti pezzi di destra. Un no deciso come ci chiedono i pugliesi che ogni giorno incontriamo e che ci dicono di andare avanti da soli perché stanchi dei disastri fatti dalla vecchia politica”, si legge sulla pagina Facebook del movimento. “Pd e affini se ne facciano una ragione: non ci comprano con le poltrone e non ci spaventano con il voto utile. La loro presunzione nel pretendere l’alleanza prima con le promesse, poi con le minacce, e per giunta alle loro condizioni, dimostra che sono distanti anni luce dal nostro mondo, con la spocchia tipica della vecchia politica di cui ormai siamo stanchi noi e i pugliesi”, è la conclusione perentoria.

Le prossime ore saranno decisive: sabato 22 agosto scade il termine per la presentazione delle liste. Stiamo a vedere.

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