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DNC 2020, day 4. Joe Biden: ‘supereremo questa stagione di tenebre’

Nel’ultima serata della convention nazionale dei democratici americani Biden accetta la candidatura a presidente degli Stati Uniti d’America e si presenta agli elettori con un discorso che parla di salute, di lavoro e di ricostruzione all’interno del Paese che nelle relazioni internazionali.

Pubblicato il 21 Agosto, 2020

Nel’ultima serata della convention nazionale dei democratici americani Biden accetta la candidatura a presidente degli Stati Uniti d’America e si presenta agli elettori con un discorso che parla di salute, di lavoro e di ricostruzione all’interno del Paese che nelle relazioni internazionali.


Nell’ultimo appuntamento della convention democratica si sono alternate molte testimonianze, di politici, amministratori, persone comuni e i famigliari di Joe Biden.
Fra i primi interventi c’è stato quello che governatore della California Gavin Newsom che ha toccato il tema dell’ambiente in un momento in cui parte del suo stato sta bruciando. “Il cambiamento climatico è reale. Se negate il cambiamento climatico, venite in California. Madre natura si è unita adesso a questa conversazione sul cambiamento climatico. E quindi anche noi dobbiamo nuovamente portare avanti quella conversazione. Proprio oggi, il presidente degli Stati Uniti ha minacciato lo stato della California, 40 milioni di americani che vivono qui nello Stato, di togliere fondi ai nostri sforzi per la soppressione degli incendi perché ha detto che non avevamo raccolto abbastanza foglie.”


Poi fra gli ospiti c’è stata anche una sindaca democratica popolare negli USA come Keisha Lance Bottoms, che amministra Atlanta. Lei si è espressa sul tema dei diritti e della lotta contro il razzismo e ha ricordato l’iconica figura del deputato John Lewis, scomparso di recente. “Le persone spesso pensano di non poter fare la differenza come le nostre icone dei diritti civili, ma ogni persona nel movimento contava: quelli che facevano i panini, spazzavano i pavimenti delle chiese, riempivano le buste. Anche loro hanno cambiato l’America. E così possiamo anche noi! Il testimone è ora passato a ciascuno di noi”.


Alla serata hanno poi partecipato anche gli ex avversari democratici di Biden per la corsa alla nomination dem alla Casa Bianca. Sotto il motto “United We Stand” il senatore Cory Booker, l’ex sindaco di Bend (Indiana) Pete Buttigieg, la senatrice Amy Klobuchar, l’ex deputato al Congresso Beto O’Rourke, il senatore Bernie Sanders e i senatori Elizabeth Warren e Andrew Yang hanno raccontato il candidato alla presidenza secondo il loro punto di vista.


A dare appoggio al candidato democratico per le presidenziali è stato anche l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg con un intervento mirato a contestare la figura di Donald Trump anche da un punto di vista imprenditoriale. Nel suo intervento Bloomberg ha detto: “Quattro anni fa sono venuto a questa convention e ho detto, i newyorkesi conoscono una truffa quando ne vedono una. Ma stasera non vi sto chiedendo di votare contro Donald Trump perché è un cattivo ragazzo. Vi esorto a votare contro di lui perché ha fatto un pessimo lavoro “. Poi ha aggiunto: “Prima di candidarmi a sindaco, ho passato 20 anni a gestire un’impresa che ho iniziato da zero. Quindi voglio fare una domanda ai proprietari di piccole imprese e ai loro dipendenti ed è una domanda per tutti. Riassumeresti o lavoreresti per qualcuno che ha affossato la tua attività? E chi fa sempre ciò che è meglio per lui, o per lei, anche quando danneggia l’azienda, e le cui decisioni sconsiderate vi mettono in pericolo e che trascorre più tempo a twittare invece di lavorare?”


Ampio spazio nell’ultima parte dell’evento è stato dato al racconto della storia famigliare e politica Joe Biden, evidenziando le cause portate avanti da lui prima in Senato poi alla Casa Bianca e narrando i momenti difficili nella sua vita personale, segnata dalla perdita della prima moglie e una figlia piccola in un incidente stradale e poi la morte di uno dei due figli maschi, un veterano di guerra e apprezzato procuratore distrettuale.

E alla fine del ritratto personale e famigliare di Biden, in cui non si è dimenticato di citare l’origine irlandese e la fede cattolica, è arrivato il tanto atteso discorso dell’ex vicepresidente candidato ora alla presidenza.“Diamo inizio insieme voi ed io a una nazione sotto il segno di Dio,” ha detto Joe Biden “uniti nel nostro amore per l’America, uniti nel nostro amore reciproco. Perché l’amore è più potente dell’odio. La speranza è più potente della paura e la luce è più potente dell’oscurità . Questo è il nostro momento. Questa è la nostra missione. La fine di questo capitolo oscuro in America inizia qui stasera quando l’amore, la speranza e la luce si uniscono alla battaglia per l’anima della nazione. E questa è una battaglia che vinceremo, e la faremo insieme”. Poi ha continuato “L’attuale presidente ha ammantato di oscurità gli americani per troppo tempo. Troppa rabbia, troppa paura, troppa divisione. Qui e ora vi do la mia parola: se mi affiderete la presidenza, attingerò al meglio di noi, non al peggio. Sarò un alleato della luce, non dell’oscurità. È tempo per noi – per noi persone – di unirci. Uniti possiamo e supereremo questa stagione di oscurità in America.”


Fra i temi trattati da Biden nel suo speech c’è stata poi la relazione fra gli Stati Uniti e il resto del mondo. A tal proposito l’ex vicepresidente ha chiarito che con lui “L’America non chiuderà gli occhi davanti alle taglie russe sulle teste dei soldati americani”. Aggiungendo poi “Né tollererò interferenze straniere nel nostro più sacro esercizio democratico, il voto. E difenderò sempre i nostri valori di diritti umani e dignità. Lavorerò con uno scopo comune per un mondo più sicuro, pacifico e prospero”.
Proseguendo ha toccato il tema dei diritti e delle disparità, molto sentito dai giovani votanti spesso coinvolti come attivisti e che, dice Biden, “Stanno parlando dell’ingiustizia e dell’ingiustizia che è cresciuta in America. Ingiustizia economica. Ingiustizia razziale. Ingiustizia ambientale. Sento le loro voci. Se ascolti, puoi sentire anche loro. Dove ci sono minacce esistenziali rappresentate dal cambiamento climatico, la paura quotidiana di essere uccisi e andare a scuola, o l’incapacità di iniziare il tuo primo lavoro”, ha affermato il candidato dem, “Sarà compito del prossimo presidente ripristinare la promessa dell’America a tutti. E non dovrò farlo da solo. Avrò un grande vice presidente al mio fianco.” E poi parlando di Kamala Harris, la vice che si è scelto per la corsa alla Casa Bianca, ha dichiarato che “Nessuno è stato più duro con le grandi banche e la lobby delle armi. Nessuno è stato più duro nel chiamare in causa l’attuale amministrazione per il suo estremismo, il suo fallimento nel seguire la legge, è il fallimento nel dire semplicemente la verità. Kamala e io attingiamo entrambi da le nostre famiglie. È qui che otteniamo la nostra forza. Per Kamala, è Doug e le loro famiglie. Per me, è Jill, e la nostra.”


Durante il suo discorso Biden ha anche attaccato Trump per la perdita di più di 50 milioni di posti di lavoro negli USA, per la mancata gestione del coronavirus nel Paese e per le iniziative di Trump a smontare quanto fatto da lui e Barak Obana sul fronte della salute e della cura. Poi, dipingendo l’ipotetico scenario davanti a cui si troverebbero tutti nel caso Donald Trump venisse rieletto, Biden ha avvertito: “Voi sapete cosa succederà. I casi e i decessi rimarranno troppo alti. Altre attività a conduzione famigliare chiuderanno i battenti e questa volta per sempre. Le famiglie lavoratrici faranno fatica a tirare avanti e, tuttavia, l’1% più ricco otterrà decine di miliardi di dollari in nuove agevolazioni fiscali. L’assalto all’Affordable Care Act continuerà finché non sarà distrutto”. Dunque ha promesso che se ci sarà lui nel ruolo di presidente si metterà subito a gestire l’emergenza del coronavirus, che fino a quando non sarà risolta non permetterà al Paese di ripartire. Poi l’ex presidente ha ulteriormente attaccato Trump per la gestione dell’emergenza sanitaria garantendo invece che con lui alla Casa Bianca l’America non resterebbe a corti di dispositivi ed equipaggiamenti sanitari perché verrebbe strutturata una solida produzione interna a supporto del settore ospedaliero “Così non saremo mai più in balia della Cina o di altri paesi stranieri”, e poi, sulla questione di come relazionarsi con la comunità scientifica, ha detto “mettiamo da parte la politica, togliamo la museruola ai nostri esperti”. Infine ha aggiunto che lui emanerebbe subito un ordine esecutivo con cui si renderebbe obbligatorio indossare la maschera su tutto il territorio nazionale. “In breve,” dice Biden “faremo quello che avremmo dovuto fare fin dall’inizio. Il nostro attuale presidente ha fallito nel suo dovere più elementare” di proteggere gli americani dall’epidemia. “Questo è imperdonabile.”

La serata si è poi conclusa all’esterno della location con fuochi artificiali sopra le teste del duo Biden-Harris, dei loro rispettivi coniugi e di una schiera di supporter che hanno fatto loro compagnia in stile drive-in.
In coda all’evento sono stati poi trasmessi dei messaggi registrati da parte dei rappresentanti di alcune fedi religiose presenti negli Stati Uniti. Anche questo un modo per mostrare rispetto e considerazione verso le diversità culturali che caratterizzano la federazione americana.


A fare invece da contraltare ai messaggi di positività e speranza di luce lanciati dal candidato democratico ci ha pensato il presidente Donald J. Trump in persona, che in parallelo ha reso dichiarazioni all’emittente Fox News mandando un avvertimento a tutti gli americani: “Se Joe Biden vince avremo una depressione economica, vi strapperà il Secondo Emendamento e quadruplicherà le tasse”.


Fonte: CNN, ABC, demconvention.com  21/08/2020

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