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I montemurlesi continuano ad essere dei “ricicloni”: dimmi cosa consumi e ti dirò chi sei

Pubblicato il 25 Agosto, 2020

L’immondizia, da sempre, sa restituire una fotografia precisa degli stili di vita, delle abitudini alimentari e produttive della società. I dati sui rifiuti possono essere quindi utili anche per capire l’impatto del Coronavirus su famiglie e imprese durante i mesi di isolamento. Com’è mutata la produzione di rifiuti e la raccolta differenziata a Montemurlo nei primi sei mesi del 2020? Ciò che emerge dai dati forniti da Alia al 30 giugno 2020 è un calo della raccolta differenziata pari al 78,64%. Un dato però che non deve trarre in inganno, perché i numeri della raccolta differenziata scontano gli effetti del Coronavirus e della chiusura totale delle attività di marzo e aprile. Durante le settimane del lockdown, in particolare durante il mese di aprile 2020, si è registrata una forte diminuzione della produzione di rifiuti, esattamente pari a 720.655,33 kg in meno rispetto ad aprile 2019 ed una percentuale di raccolta differenziata pari al 71.40% (ad aprile 2019 era stata pari all’ 81.65%).

La ripartenza però sempre esserci stata, perché le percentuali di raccolta differenziata dei mesi di maggio e giugno sono state in netta crescita e si sono attestate rispettivamente al 79.80% e all’80.88%, in linea con gli anni precedenti. «Confidiamo nel mantenimento di questo trend fino alla fine del 2020.- spiega l’assessore all’ambiente, Alberto Vignoli – I montemurlesi continuano ad essere dei “ricicloni”, naturalmente il periodo di isolamento e la chiusura delle attività ha visto una forte contrazione dei consumi che si è riflessa sulla produzione di rifiuti, ma con la riapertura e la ripresa delle attività i dati sono tornati in linea con gli anni passati. Chiaramente questi risultati sono il frutto dell’ impegno quotidiano dei nostri cittadini che, ogni anno, dimostrano di essere sempre più attenti e puntuali nella differenziazione dei rifiuti».

Analizzando i dati dei primi sei mesi del 2020 vediamo che la produzione totale dei rifiuti è passata da 1.500.549 kg di gennaio 2020 agli 828.290 kg di aprile per poi risalire gli a maggio a 1.300.302 kg di maggio e i 1.506.027 del giugno scorso.

Quest’anno l’amministrazione comunale per venire incontro al periodo di crisi che ha contratto i redditi di molte famiglie ha deciso di prorogare le scadenze della Tari, la tassa sui rifiuti. La seconda rata di acconto dal 16 settembre slitta al 31 ottobre 2020. Resta invariata, invece, al 16 dicembre 2020 la terza rata per gli ultimi quattro mesi dell’annualità 2020 calcolata sulla base delle tariffe per il piano finanziario 2020, dedotti gli importi degli acconti precedenti.« L’amministrazione comunale sta lavorando per prevedere agevolazioni ulteriori per le attività commerciali e produttive che hanno subito una sospensione delle attività nel periodo di lockdown – conclude Vignoli – Lavoreremo con forza per sostenere la ripresa del mondo produttivo locale».

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