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Oggetti rubati al cimitero di Montemurlo usati per messe nere: la campagna pratese è terra di riti satanici, parla un testimone

Pubblicato il 25 Agosto, 2020

Dopo l’articolo sui furti al cimitero di Montemurlo un lettore ci ha contattato per svelare, secondo la sua esperienza il vero motivo per cui vengono rubati tali oggetti dal cimitero della Rocca.
Dopo alcuni riscontri abbiamo giudicato interessante quanto riferito e lasciamo a ciascuno le considerazioni del caso.

La fonte che naturalmente vuole rimanere anonima, ha detto di essere un ricercatore indipendente di fenomeni legati all’occultismo. Da anni opera sul territorio toscano e pubblica su riviste di settore. Il ricercatore spiega di non aver mai partecipato direttamente a tali riti perché conosciuto e anche in pericolo per certi aspetti, ma che si è avvalso dell’aiuto alcuni collaboratori che sono persino riusciti a filmare quanto accadeva nelle campagne della provincia pratese.


L’uomo fa notare che gli oggetti di cui si parla nel precedente articolo sono privi di valore commerciale così poco valore che non incentivano certo il furto col rischio di finire nei guai per niente. In realtà si tratta di suppellettili che hanno invece un valore importante per la celebrazione di riti satanici. “Purtroppo la Toscana, è terra di satanismo soprattutto nelle zone di Comeana, Prato e Carmignano. Io stesso nelle campagne ho rinvenuto cerchi fatti di pietre e sale, croci rovesciate , e conosco gente “per bene” che partecipa. Soprattutto Comeana e Carmignano sono luoghi adatti data la presenza delle tombe etrusche. Solitamente esotericamente ricercati perché a loro dire si avverte un’energia vibrante e potente.
In effetti questi furti ripetuti nel tempo nei cimiteri, vedi Montemurlo, Comeana, Poggio a Caiano di oggetti che non hanno tutta questa grande valenza economica come le lampade votive, destano qualche perplessità che lo studioso spiega così:
“L’uso delle lampade durante questi riti è molto importante. Queste pratiche si rifanno ai riti dell’antico Egitto dove il male era oscurità , assenza di luce, di quindi gli adepti hanno bisogno di depredare la luminosità altrove, e cosa di meglio di lume o una lampada che faccia parte di un luogo consacrato e magari caricato dalla benedizione di un parroco ? Rubare una lampada votiva per questi signori significa attingere ad una riserva di energia fresca, perché assenza di luce significa assenza di energia e queste “brave persone” hanno bisogno di energia che siano del defunto, o “caricate” di energia con le pratiche religiose per ottenere potere. È il rito che carica l’oggetto. È l’importanza che gli dai che lo rende sacro. Se chiedi al divino che benedica una croce o un lume. Più le cose sono fatte col cuore e più è potente e cosa c’è di più potente di una luce votiva sulla tomba di un defunto al quale è arrivato tutto l’amore dei propri cari?”

Toscana terra di massoni e secondo il nostro studioso le situazioni si intrecciano. “Questi riti vengono celebrati anche da persone che appartengono alla massoneria. E’ cosa nota che la massoneria utilizza l’occultismo per eliminare gli avversari e accrescere il potere. Non si tratta solo di gruppi di giovani ignoranti e disadattati . Oltre che di telecamere ci sarebbe bisogno di controllare certe lobby presenti nella nostra regione, nello specifico in questa zona e se ne potrebbero scoprire delle belle”

Valentina Roselli


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