Pubblicato il 26 Agosto, 2020
Avellino – L’agguato della settimana scorsa in via Filippo Visconti ai danni di Francesco Liotti potrebbe essere andato diversamente: a sparare non sarebbe stata una sola pistola, come ipotizzato in un primo momento, ma due e si cerca di individuare i riscontri che possano sostenere quella tesi.
Gli inquirenti, tra le altre cose, stanno elaborando uno scenario che non sarebbe più riconducibile ad un agguato, ma ad una sparatoria avvenuta a più mani. I colpi esplosi sarebbero stati almeno sei, tuttavia solo quattro bossoli sono stati rinvenuti sulla scena dell’aggressione e questo potrebbe far pensare che la ricostruzione elaborata finora dagli inquirenti sia incompleta.
Nei giorni scorsi sarebbe stata sequestrata un’arma che potrebbe avere a che fare con la sparatoria, mentre la polizia pare stia tenendo sotto pressione almeno tre persone, ritenute quantomeno informate sui fatti. La scientifica ha analizzato a fondo la Renault Clio che – pare – sia stata utilizzata da Liotti la mattina dell’agguanto, o presunto tale.
In parallelo sta indagando anche la Procura distrettuale antimafia di Napoli perché l’episodio registrato in via Visconti e quello successivo, avvenuto nel rione Aversa a distanza di 24 ore dal primo, farebbero parte di un unico filone collegato alla criminalità organizzata.
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