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Nubifragio a Verona, in Sala Lucchi raccolta delle richieste di rimborso danni

Pubblicato il 26 Agosto, 2020

Prende il via da domani il ritiro da parte del Comune delle richieste di risarcimento necessarie per la ricognizione regionale dei danni subiti dai cittadini con il nubifragio di domenica 23 agosto.

La Regione Veneto ha infatti decretato lo stato di calamità e ha pubblicato sul proprio portale (al link https://www.regione.veneto.it/web/protezione-civile/22e23agosto2020) la modulistica e le istruzioni per la compilazione delle richieste di risarcimento danni. Tutta la documentazione è reperibile anche sul sito del Comune di Verona.

I rimborsi possono essere richiesti sia per danni a strutture private sia per quelli ad attività economiche. I cittadini sono invitati a compilare e a trasmettere i modelli: scheda B per il “Ricognizione patrimonio privato” – scheda C per le “Ricognizione attività economico-produttive”.

Predisposte tre postazioni: due dedicate alle richieste dei privati, da presentare con il modulo B, e uno a quelle delle attività economiche e produttive, modulo C. Alla modulistica dovranno essere allegate anche la fotocopia di un documento di identità, la documentazione fotografica dei danni subiti e, se già effettuati, le fatture dei lavori pagati per la riparazione.

A garanzia di una corretta raccolta e trasmissione alla Regione, fino al 20 settembre tutti i cittadini interessati potranno consegnare la documentazione nei tre sportelli allestiti appositamente dal Comune alla sala Lucchi allo stadio, in piazzale Olimpia 3. Il servizio è a disposizione della cittadinanza, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13. Il posto è stato individuato per la facilità di parcheggio e perché gli spazi ampi consentono l’applicazione delle norme di sicurezza anti Covid. Ci saranno due sportelli dedicati ai privati e uno sportello per le attività produttive.

A supporto della cittadinanza è attivo anche il numero verde 800 20 25 25 dell’Urp del Comune.

Si tratta di un primo screening del censimento speditivo dei danni al patrimonio privato, pubblico e degli enti pubblici. Una volta raccolte le domande, il Comune si occuperà di inviarle alla Regione, che svolgerà delle dovute verifiche. Per gli effettivi rimborsi, sarà lo Stato che sulla base dei danni segnalati con il censimento stanzierà le risorse necessarie.

Le tempistiche e le procedure di ritiro delle domande di rimborso sono state illustrate questa mattina dall’assessore alla Protezione civile.

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