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Giornata internazionale del cane, un amico prezioso ma ancora poco tutelato

Pubblicato il 26 Agosto, 2020

Oggi si festeggia la Giornata internazionale del cane. Nata nel 2004 negli Stati Uniti su iniziativa di Colleen Paige, educatrice cinofila, autrice e una vera celebrità in America, la Giornata è dedicata a tutti i cani (di razza o meticci) che sono fonte di benessere psicologico per l’uomo e che “lavorano” con l’uomo (come i cani da allerta diabete, i cani guida, i cani da soccorso etc.) , ma anche per sensibilizzare la persone sul numero di cani che andrebbero adottati ogni anno dai canili. 

Paige ha scelto il 26 agosto come data per la Giornata mondiale del cane perchè quando aveva 10 anni, i suoi genitori hanno adottato la loro prima cagnolina Sheltie da un canile. Da allora, gli animalisti di vari Paesi in tutto il mondo hanno dato voce alla sua iniziativa di dedicare una giornata ai cani, che oggi si festeggia ovunque. Paige ha anche creato un sito ad hoc dedicato alla giornata: https://www.nationaldogday.com

Secondo il Censis nelle case degli italiani vivrebbero 7 milioni di cani. Il 40% della popolazione dello stivale possiede un cane.

Per l’occasione le più importanti associazioni del settore cinofilo hanno inviato una lettera al Governo ricordando che gli alimenti per questi animali d’affezione e le prestazioni veterinarie sono gravati da un’aliquota Iva al 22%, al pari di un bene di lusso. https://pressroom.cohnwolfe.it/Lettera_Aperta_Al_Governo

 “Un carico fiscale importante che ricade direttamente sulle famiglie italiane, incompatibile con l’impoverimento post-emergenza”, ha fatto sapere Assalco (Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) che con altre Associazioni del settore che riuniscono Medici Veterinari e Imprese dell’alimentazione animale e dei farmaci veterinari (Anmvi, Fnovi, Simevep, Enpav, Aisa, Ascofarve e Assalzoo) hanno chiesto al Governo e al Parlamento che gli alimenti per cani e gatti e le prestazioni veterinarie vengano permanentemente collocati in fascia Iva agevolata al 10%, la stessa dei medicinali veterinari.

Secondo uno studio condotto da Swg per Ca’ Zampa  –  il primo Gruppo in Italia di Centri per il benessere degli animali domestici presenti alle porte di Milano, Cremona, Udine e Mestre  – emerge che il cane è un affetto molto importante tanto che per il 37% è considerato come un figlio; un dato che sale sensibilmente se si prende in considerazione la generazione Z (raggiunge il 51%) e gli abitanti del Nord Est Italia (41%). Secondo il 17% , ci si sente persino più compresi dai propri animali che da figli (12%), amici (10%) e genitori (9%) e per quasi 8 proprietari su 10 (75%) meritano solo il meglio soprattutto sotto il profilo alimentare (84%). 

Nonostante questo, in Italia i cani nei canili sono sempre di più. Secondo una ricerca della LAV, nella penisola ci sono 983 canili, il 44% dei quali si trova nel Mezzogiorno, il 37% al Nord e il restante 19% al Centro. Il randagismo resta purtroppo un fenomeno lontano dall’essere superato. E gli abbandoni sono sempre elevati. Secondo la Lav sono circa 600 mila i cani randagi in Italia. Vagano per le strade in cerca di cibo, riparo, forse una carezza.

E negli anni c’è chi ha fatto della detenzione a vita dei randagi un vero e proprio affare. Nonostante la Legge 281/91 indichi nelle associazioni di protezione animali i soggetti prioritari cui concedere le convenzioni per la gestione dei canili, in tutta Italia sono sorte strutture esclusivamente private, nelle quali gli animali devono fare numero e sopravvivere il più a lungo possibile.

Ammassati in gabbie anguste, in strutture fatiscenti, con un’altissima natalità che sopperisce all’altrettanto altissima mortalità: questi sono i canili lager. Aggiudicandosi la gestione dei randagi, i responsabili di “rifugi/canili” privati possono contare su un contributo che va da 2 a 7 Euro al giorno per ogni cane e il totale può giungere a cifre elevatissime. E le leggi sul maltrattamento degli animali sono obsolete e poco efficaci.

  • Sono circa 130 mila i cani detenuti nei canili in Italia
  • 151 milioni di euro il costo annuo del loro mantenimento
  • 96 mila i cuccioli che con il traffico illecito di animali entrano in italia ogni anno

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