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Prato e le regionali “ Per lo più le liste del centrodestra sembrano il cast del film L’alba dei morti viventi, ma ci sono anche nomi che apprezzo molto”

Pubblicato il 26 Agosto, 2020

Abbiamo accennato alle divisioni all’interno del Pd, questa volta parliamo invece di cosa succede all’interno della coalizione di centrodestra

Beh, per certi versi le divisioni nel centrodestra sono più acute rispetto a quelle nel PD, dove almeno ci sono percorsi decennali condivisi. Nella Lega hanno candidato come capolista il commissario che non è di Prato è che ha militato per tanti anni in Forza Italia. Il consigliere Soldi aveva provato a lanciare la sua candidatura senza incontrare il favore dei vertici regionali. Avrei sicuramente visto meglio lui del commissario Genuino che, se dovesse essere eletto in regione, non rappresenterebbe sicuramente le istanze della nostra città. In Fratelli d’Italia, il partito forse più in ascesa in questo momento, hanno candidato la Garnier che è stata prima capogruppo della lista Biffoni, poi indipendente, poi iscritta alla Lega, poi nuovamente indipendente e infine folgorata dalla Meloni. In Forza Italia capolista Milone, uno che ha fondato il PD, poi si è messo per conto suo, poi si è candidato alle scorse regionali con fratelli d’Italia e ora folgorato sulla via di Arcore. Per non parlare della lista civica della Ceccardi, dove Albini e Pitigliani saranno credo alla decima elezione in vita loro.

Più che delle liste sembra il cast del film  “L’alba dei morti viventi”. Possibile che non avessero volti più spendibili di questi? Mi sembra a volte che il centrodestra proprio non voglia governare in Toscana.

Alle volte si deve fare  con quel che si ha a disposizione

Certo e il centrodestra ha anche delle candidature che apprezzo e che comprendo benissimo. Da quella di Daniele Spada, persona politicamente preparata che conosco da anni e che stimo, che ha avuto il merito quantomeno di portare al ballottaggio la corazzata Biffoni qualche mese fa (a differenza del suo collega fiorentino Bocci, che perse mestamente al primo turno a Firenze) passando per quella di Gianni Cenni in Fratelli d’Italia. Cenni fu uno degli assessori migliori della giunta guidata da Roberto Cenni. Ha un percorso politico coerente ed esperienza amministrativa da vendere. Nel caso scattassero due seggi a Prato per il centrodestra, vorrei che a rappresentare la nostra città in regione ci fossero loro, rispettivamente per i due partiti in cui sono candidati.

Da sottolineare la candidatura della giovanissima Giulia Gallo, una delle poche donne capolista  che purtroppo non conosco personalmente, ma a cui rivolgo un grosso in bocca al lupo. Fratelli d’Italia si dimostra un partito dove le donne trovano spazio.

Dato che siamo a parlare del centrodestra credi che la Ceccardi possa vincere in Toscana?

Sinceramente sì e non la cosa non mi preoccupa più di tanto, sono spesso in Veneto, regione a conduzione leghista e tutta questa deriva fascista sollevata ogni volta dagli ultras democratici, almeno con Zaia non esiste. Non ho visto bambini vestiti da Balilla né squadristi in camicia nera.

Piuttosto il PD scegliendo uno come Giani ha fatto di tutto per spingere quelli come me a non votare PD. Una sconfitta farebbe senz’altro bene ad un partito che ha preferito guardare al passato proponendo come governatore uno come Giani. Penso alla Francia che ha come presidente della Repubblica un ragazzino come Macron o al Canada che ha Troudeau come premier. E noi vogliamo che la Toscana che guarda all’Europa si presenti con uno come Giani, che sembra un senatore anziano del Tennessee?

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