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Chiara Bartalini M5S: “Tante le istanze del movimento come lavoro e sanità. Si tagliano nastri per le case della salute con enfasi, ma non si vuole vedere le condizioni di lavoro del personale”

Pubblicato il 28 Agosto, 2020

Chiara Bartalini capolista del Movimento 5 stelle per le regionali. Nata a Prato 47 anni fa, è fortemente attiva nella promozione dell’economia circolare unita alle cause ambientaliste. Si occupa di riqualificazione energetiche dopo aver lavorato per anni nell’edilizia sostenibile. Ha fatto parte di un gruppo di lavoro in Senato contro le discriminazioni di genere, ha organizzato gli Stati Generali della Scuola. Ha curato campagne locali come le amministrative per il Comune di Carmignano, campagna per il No contro la riforma costituzionale, ha avviato un gruppo di informazione per soggetti sovraindebitati.

Il suo mettersi a disposizione per la politica attiva, lo deve a Cesare. Cesare era un idraulico presente nei cantieri di famiglia ( Chiara proviene da una famiglia di costruttori) uno di quelli bravi da “cantiere difficile”, innamorato e impegnato nel suo lavoro, per lei  un esempio. Anni dopo avrebbe potuto fare il pensionato, invece non c’era più, mangiato dalla depressione e dalla vergogna di aver visto fallire la sua ditta perchè la crisi aveva morso parecchio. Uno dei tanti che dopo tanto sacrificio aveva perso tutto. Per Chiara, Cesare era l’incarnazione del mondo in cui era cresciuta e che stava sparendo nell’indifferenza se non nel disprezzo di un Governo che  rispondeva con lo splendore d’ottone del renzismo : si doveva essere tutti giovani o giovanilisti, forti e vincenti il resto… gufi. “La mia rabbia era tanta e profonda, poi ho sentito le parole d’ordine del M5S: “nessuno deve rimanere indietro”, uno vale uno ma uno non è l’altro, l’amore per l’ambiente, che vivere con passione è importante, il fatto che possiamo progettare una vita più semplice, che la politica è una cosa semplice e che possiamo fare o almeno provare a impegnarci tutti insieme.” racconta Chiara che da quel momento si è attivata. Ha  studiato il suo  territorio, è  stata chiamata  in un gruppo di lavoro in Senato contro le discriminazioni di genere, ha organizzato gli Stati Generali della Scuola, Identità Migranti, si è occupata di sovraindebitamento e di economia circolare promuovendo i temi del distretto.

Le istanze che porta con il suo partito avanti per queste regionali non sono poche: rivalutare il manifatturiero, sostenere la produzione italiana locale per ritornare al centro della scena, avendo mezzi e competenze. Collaborazione Governo- Regione per la penetrazione di nuovi mercati con una nuova identità a servizio dell’impresa attraverso anche le ambasciate, che devono per esempio diventare uffici all’estero del made in Italy e non succursali per ricevimenti e visti.

Un modello di trasporti che faccia dialogare la gomma col ferro, una rigenerazione dell’area interporto che può diventare un nodo di scalo per tutta l’Italia centrale che adesso manca e portare lavoro. Questo è in attivo da adesso con tutto l’investimento sulla internazionalizzazione delle imprese di parla di oltre un miliardo di euro, basta

Connessione alle politiche europee del green new deal con tutti i suoi finanziamenti e lotta i grandi inquinanti ambientali come il nuovo aeroporto di Peretola. Ma non c’è solo Peretola, per il biodistretto del Montalbano, che è una importante risorsa per il territorio, dobbiamo agire sul tema glifosato su due fronti: in Regione con una legge regionale più stringente e in Europa con una restrizione dei parametri, dove siamo già pronti anche grazie alla pressione degli europarlamentari del Movimento.

Gida è un altro tema importante: non può esistere un inceneritore accanto a una scuola, a un campo sportivo e a un centro abitato. Occorre coraggio consapevole e lavorare per una riconversione dell’impianto oltre a spostarlo altrove, certo non accanto ad altri centri abitati.

Ambiente e mobilità: adesso col bonus 110% ci sono incentivi per finanziare  comunità energetiche  e colonnine elettriche condominiali. La regione deve essere promotrice di una detassazione per i mezzi  elettrici, dare una premialità ai pendolari, aiutare le imprese a questa conversione in comunità energetiche con studi di fattibilità, e incentivi aggiuntivi per ricambio di mezzi. E’ necessario inoltre far dialogare la gomma col ferro e promuovere l’intermodalità.

La sanità deve vedere una drastica revisione del sistema degli appalti e delle convenzioni: si tagliano nastri per le case della salute come fossero il nuovo che avanza, ma non si vuole vedere che il personale è sempre in appalto tramite cooperative nelle stesse condizioni critiche denunciate prima, durante e post Covid. Inoltre si chiudono presidi sanitari periferici per accentrare il tutto in ospedali volutamente sottodimensionati per creare domanda per l’offerta.

Va smantellato in questo senso il sistema delle code per esami e prestazioni mediche, va incentivato un sistema di vita più salutare che passa  attraverso la consapevolezza della propria persona e dell’ambiente in cui si vive, un’attenzione particolare verso l’alimentazione e lo sport. Le più grandi rivoluzioni sanitarie sono state l’igiene della persona dell’ambiente e i vaccini, per questo dobbiamo pretendere vaccini “puliti” con campagne di informazione puntuali.

La lotta contro le discriminazioni di genere: non è possibile che una donna in media guadagni a pari incarico circa il 15% in meno di un uomo, che sia penalizzata per mancanza di servizi di base che le possono consentire di lavorare e non perdere un eventuale ritmo lavorativo di crescita. Bisogna scardinare questo blocco orizzontale che colloca le donne che sono più performanti nello studio a posizioni lavorative subordinate.

Oggi le donne sono più attente alle loro potenzialità, sono più consapevoli e determinate a portare avanti le loro idee e valori, gli uomini intelligenti non possono che apprezzare tutto questo anche nella vita di coppia. Per #cambiarepasso va fatta una #sceltaChiara.

Valentina Roselli

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