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riffa numeri nuovi casi

Covid, 52 nuovi casi positivi. No, sono 47. Anzi, meglio 51. La riffa dei numeri viaggia da Sud a Nord

Pubblicato il 29 Agosto, 2020

Una ricerca minuziosa sui dati della Protezione Civile evidenzia molte incongruità. Il rischio è che nel numero dei casi totali – nel quale già si sommano incoerentemente positivi asintomatici e malati – confluiscano anche guariti e deceduti, già considerati nel calcolo al momento del tampone. E poi vi sono dati discordanti nei bollettini regionali e in quello nazionale

Mentre il numero di tamponi si assesta ben oltre le tremila unità, salgono proporzionalmente i contagi. Così nelle ultime 24 ore in Puglia su 3226 test effettuati si registrano – secondo il Bollettino Epidemiologico Regionale – 52 casi positivi: 20 in provincia di Bari, 6 nella Bat, 3 in provincia di Brindisi, 15 nel Foggiano, 3 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto. Non ci sono decessi oggi.

Ci tocca rilevare però che nel Bollettino Epidemiologico nazionale, nel quale confluiscono informazioni da tutte le regioni italiane, il dato appare differente. Nella schermata degli Open Data della Protezione civile, selezionando la Puglia appaiono 47 nuovi contagi (non 52 come riportato nel bollettino pugliese) e 4 guariti. Nella colonna finale, che sintetizza il totale di casi finora verificatisi nel territorio, compare dunque un incremento pari a “51” (neanche qui 52 come riportato nel bollettino pugliese).

Dal Bollettino epidemiologico regionale pugliese del 28 agosto
Dagli Open Data della Protezione Civile per la Puglia per il 28 agosto

Poiché non vogliamo credere però che il numero dei guariti confluisca nuovamente nel computo dei casi totali, proviamo a fare una ricerca all’indietro nel tempo. Andiamo a ieri, quando il Bollettino Epidemiologico Regionale della Puglia riferiva di 47 nuovi casi e un decesso. Ebbene nel bollettino nazionale corrispondente si legge invece di 40 nuovi casi positivi, 6 guariti, 1 decesso. E nella colonna finale, che registra il totale nell’incremento di casi delle 24 ore che cifra finisce? 47, che questa volta corrisponde alla somma del numero di nuovi positivi, numero di guariti e numero di deceduti.

Per la prova del nove, andiamo a verificare i conteggi su base nazionale. Anche qui scopriamo che nella colonna finale, quella dei casi totali, quella che si ingrossa ogni giorno di più e che fa testo per indicare l’impatto che l’epidemia sta avendo sul paese, confluiscono non soltanto i nuovi positivi, ma anche i guariti e probabilmente anche i decessi (entrambi evidentemente già censiti in fase di diagnosi della malattia). Se usiamo un “probabilmente” è perché qui la somma è addirittura maggiore: abbiamo nelle ultime 24 ore 1103 nuovi positivi, 348 guariti e 9 decessi (=1460). E nella colonna che riporta il totale dei casi registrati si ha un incremento giornaliero di 1462 unità. Naturalmente abbiamo ripetuto la prova più volte andando a ritroso nei bollettini e la cosa si ripete quotidianamente.

Ci chiediamo e chiediamo dunque alle autorità regionali e nazionali: come vengono effettuati questi calcoli? Come mai i guariti e i deceduti finiscono per essere conteggiati due volte (la prima al momento della diagnosi, la seconda in fase di dimissione/guarigione o di decesso) nel totale dei casi finora stimati in Italia, in una sorta di anatocismo applicato all’epidemiologia? Ricordiamo che qualche mese fa il presidente Trump ebbe qualcosa da ridire sui conteggi realizzati secondo le direttive Oms, a suo dire non corrispondenti alla realtà della situazione. Si tratta forse di questo? Un algoritmo atipico da applicare ai calcoli? Inoltre come mai nel Bollettino Regionale pugliese si dà atto di un numero di nuovi casi (con allegate anche le specifiche sul tracciamento dei direttori generali delle Asl) mentre il numero è differente nel riquadro destinato alla Puglia all’interno del Bollettino nazionale a cura della Protezione civile? Anche stavolta attendiamo risposte.

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