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Terremoti, gli animali li sentono anche 20 ore prima

Terremoti, gli animali li sentono anche 20 ore prima

Pubblicato il 28 Agosto, 2020

L’abbiamo sempre sospettato, ma ci mancava la certezza scientifica. Gli animali “sentono” i terremoti molto prima di noi.

E’ arrivato a questa conclusione scientifica il professore tedesco Martin Wikelski, direttore del prestigioso Max Planck Institute, e ha confermato studi preedenti. Ha seguito per lungo tempo i movimenti collettivi degli animali da allevamento. Lo ha fatto in collaborazione con l’Università di Camerino, con i docenti della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria Andrea Catorci e Paolo Scocco.

“Potential short-term earthquake forecasting by farm animal monitoring” si intitola lo studio condotto con l’aiuto di satelliti e conoscenze informatiche. Gli animali “prevedono” il terremoto da 1 a 20 ore prima che si manifesti (a seconda della loro distanza dall’epicentro).

La tesi conferma quanto accertato da uno studioso dell’Università di Napoli, Giorgio Matteucig, che si mise a studiare gli animali dello zoo della città dopo il terribile sisma irpino del 1980. Molti animali, concluse, hanno un “sesto senso” per cui percepiscono prima i terremoti.

Sono infatti sensibili alle emissioni di campi elettromagnetici a basse frequenze, a rumori e brontolii sempre a bassa frequenza, alle emissioni di gas dal suolo, alle luci sismiche e alle alterazioni chimiche di falde acquifere e terreni vicino all’epicentro.

Gli animali (tra questi cani, gatti, maiali, bovini, ovini, cetacei, api, capre, polli, topi, uccelli selvatici) in occasione dei terremoti diventano irrequieti, si spostano in massa, abbandonano nidi e tane.

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