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Il bilancio della Polizia degli ultimi tre mesi: tra arresti, locali chiusi e lotta allo spaccio

Pubblicato il 1 Settembre, 2020

Arresti di rapinatori seriali e violenti, locali chiusi per assembramenti e violazioni delle norme anti Covid, controlli stradali e anti spaccio.

La stagione estiva, che volge ormai al termine, evidenzia una importante intensificazionedei servizi svolti dalle donne e dagli uomini della Questura di Parma, sia in termini di prevenzione generale sia in termini repressivi. • Si segnalano, in termini di prevenzione, le attività di controllo straordinario del territorio poste in essere con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, unità di rinforzo messe a disposizione dal Dipertimento della Pubblica sicurezza. Intermini numerici, nel trimestre giugno-agosto, sono stati 35 i servizi congiunti in cui il Reparto èstato coordinato da personale della Squadra Volante, cabina di regia del controllo del territorio, con 115 equipaggi impiegati che nel trimestre hanno proceduto al controllo di 1463 persone e 549 autoveicoli. Numeri che se si sommano all’operato degli Operatori della Squadra Volante impegnati sul territorio danno contezza dell’efficiente attività svolta. In particolare, la Squadra Volante ha esperito controlli su 5500 persone e 1506 autovetture, denunciando in stato di libertà 149 persone e ponendone in arresto 22.

Importante l’attività preventivo/repressiva svolta in materia di truffe, con importanti campagne di prevenzione, lanciate sulla stampa locale, attraverso le testate online e sui nostri social media.

Da ultimo si evidenzia infatti il controllo di tre soggetti dediti ad attività di truffa volta in particolare all’apertura di finanziamenti e all’acquisto di merce in tutto il territorionazionale mediante l’utilizzo di documenti e buste paga falsi. Soggetti nei cui confronti venivano emessi dalla Divisione Anticrimine dei fogli di via obbligatori con divieto di ritorno a Parma per tre anni.• Importantissima anche l’attività di repressione svolta dalla Squadra Mobile, che nell’arcodei tre mesi di cui qui si tratta, ha fermato 3 rapinatori seriali con grandissima tempestività.

Tutti soggetti che se non fossero stati fermati in un breve lasso di tempo avrebbero potuto creare grossissimi problemi sulla sicurezza della città. Invece, dopo indagini lampo tutti e 3 i soggetti sono stati assicurati alla giustizia.

Ricorderete il rapinatore di farmacie e di esercizi commerciali, fermato in giugno, dopo aver commesso in città 7 rapine, in cui il più delle volte armato di coltello; soggetto con precedenti specifici che la sezione Antirapine ha arrestato dopo il quarto giorno di rapine consecutive.

Ancora con altrettanta efficacia è stato arrestato dalla Squadra Mobile a metà agosto un cittadino di 26 anni senegalese, reo di aver messo a segno nel giro di poche ore due rapine ai danni di due signore anziane, prima in Via Trento e poi in Via d’Azeglio. In particolare, con violenza, in entrambi i casi, aveva strappato alle due donne le collanine di valore che avevano addosso, non causandogli danni fisici solo per mera fortuna.

Infine, si ricorda l’ultima importante operazione, che ha portato al fermo di un gambiano 23enne lo scorso 21 agosto, resosi responsabile in poco più di 15 giorni di quattro rapine, un furto con strappo, un furto ingente di occhiali in un negozio e di estorsione, tutti perpetrati a Parma.• Al controllo su persone e veicoli devono aggiungersi quellieffettuati presso attività ed esercizi commerciali, controlli questi volti ad accertare eventuali assembramentieinottemperanze alle linee guida fissate dal governo e dalle regioni in materia anti-Covid.


In merito a questa specifica attività preziosa è stata la collaborazione del locale Comando di Polizia Municipale che,nel porre a disposizione il suo personale, ha coadiuvato la Polizia di Stato offrendo la propria competenza in materia di regolamenti comunali applicati al commercio. In termini di numeri sono state 342 le attività controllate, di cui di 8 veniva disposta la chiusura per motivi legati ad accertati assembramenti e mancata ottemperanza alle linee guida in materia anti-Covid. 

Inoltre, per accertato rischio per la pubblica incolumitàveniva emesso un provvedimento di sospensione ex art. 100T.u.l.p.s., adottato dal Questore di Parma, nei confronti di un localerisultato essere luogo di incontro di soggetti pluripregiudicati oltre che arena di litigi tra avventori. • Sempre in merito ai controlli effettuati presso le attivitàcommerciali, nello specifico quelle di somministrazione di cibi e bevande, nella giornata di venerdì 28 agosto, veniva effettuato un servizio congiunto con un ufficiale del comando della Polizia Locale e ispettori del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’A.u.s.l. di Parma che determinava il sequestro sanitario di un bar-caffetteria per “un eventuale pericolo per la salute pubblica causato dal rischio di somministrazione di alimenti non identificati in modo adeguato da garantire la rintracciabilità degli stessi e dal loro cattivo stato di conservazione”.• Sul piano dell’operato posto in essere dalla Divisione Anticrimine, in termini di attività preventivo/repressiva, nei mesi di riferimento sono stati emessi dal Questore 34 Avvisi Orali, 9 fogli di via obbligatori dalla provincia di Parma e ammonite 4 persone. Data la delicata materia è utile specificare i motivi che hanno determinato l’adozione dell’ammonimento del Questore. In particolare, gli articoli interessati sono l’art. 3 della legge 119/2013 che ha introdottoquesta misura di prevenzione per le condotte di violenza domestica e l’art. 8 della legge 38/2009 che disciplina invece l’ammonimento per le ipotesidi stalking.• Da ultimo, si evidenzia l’attività svolta dall’Ufficio Immigrazione che nonostante le difficoltà connesse ai trascorsi mesi di chiusura delle frontiere non ha smesso di operare in termini di attività repressiva nei confronti dei cittadini stranieripericolosi. In particolare, 32 sono gli Ordini del Questore a lasciare il territorio dello Stato emessi, e 5 gli accompagnamenti presso i centri per i rimpatri dislocati sul territorio. Veniva disposta inoltre 1 espulsione nei confronti di un cittadino albanese e venivano emessi 2 provvedimenti di divieto di espatrio, con conseguente ritiro del passaporto.

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