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“Non fatevi tatuaggi in estate per poi cancellarli in inverno” l’appello di Jova Randaz (Giovanni Randazzo) di Confartigianato

Pubblicato il 1 Settembre, 2020

Nei mesi estivi le richieste di coperture di vecchi tatuaggi aumentano.  La metà di chi cambia idea lo fa per cancellare tracce del passato, il nome di un’ex fidanzata, la data di un matrimonio naufragato, l’altra metà lo fa perché il tatuaggio è stato eseguito male, con tecniche obsolete o si è rovinato. E’ quanto spiegano i tatuatori fiorentini di Confartigianato Toscana.

“Da quando abbiamo riaperto, a maggio ho fatto una copertura a settimana, 4 al mese che equivalgono al 15% dei tatuaggi che faccio” afferma Jova Randaz (nome d’arte di Giovanni Randazzo). “In estate c’è più richiesta che in inverno, il 50% di chi chiede una copertura non si identifica più nel tatuaggio che ha fatto, il 50% si pente di un lavoro fatto male”. Ma nascondere un tatuaggio non è facile, ci vuole una mano esperta e l’occhio attento di chi conosce il mestiere e può consigliare il tipo di disegno e la dimensione adatta. “Molti vogliono coprire con disegni più grandi ed elaborati piccoli tatuaggi che avevano fatto da ragazzini” conferma Cristian Tosi.
“Ci sono persone che si portano dietro tatuaggi eseguiti male o addirittura con errori grossolani, ma occorre trovare un’immagine che copra bene” aggiunge Alberto Tarchi. Nel suo studio il 5-10% dei clienti chiede una copertura.

Chi invece nell’estate 2020 ha fatto un nuovo tattoo ha scelto immagini superdettagliate tanto reali da sembrare foto (spesso riproduzioni di scatti fotografici o quadri), decorazioni ornamentali dotwork, o anche disegni della “vecchia scuola” come ancore e rose ma rivisti con tratti moderni. Sempre di moda i mandala geometrici, intramontabili le scritte. Meno gettonato lo stile giapponese.

“Molti giovani arrivano con l’immagine di quello che vogliono sul telefono e la vogliono identica, perfetta. I tatuaggi vengono fatti con macchinette sempre più sofisticate e precise, ma non hanno l’anima del disegno fatto a mano” spiega Tarchi. Tra i piercing va molto il cerchietto al naso o quello all’ombelico. “L’80% dei clienti sono ragazzi accompagnati dai genitori che vogliono fargli un regalo, e il piercing va di più perchè è meno costoso di un tatuaggio” racconta Alexandre Fuser. 
Confartigianato raccomanda 5 regole da seguire: evitare tatuatori improvvisati a casa, in spiaggia o in discoteca; andare da tatuatori professionisti, che operano in centri specializzati riconosciuti dalla normativa regionale; accertarsi che il tatuatore sia artisticamente competente ed in grado di tradurre i propri desideri; consigliarsi con il tatuatore per una scelta consapevole; seguire con attenzione le indicazioni post tatuaggio fornite dal tatuatore.

In Toscana, dove operano alcune tra le eccellenze nazionali del settore, tutti gli studi rispettano gli standard igienico-sanitari previsti dalla legge, con particolare attenzione alle modalità di sterilizzazione dello strumentazione e delle attrezzature. “Con le misure anti Covid il nostro modo di lavorare è cambiato poco, già prima l’igiene era una nostra priorità” dicono i tatuatori toscani. “Una cosa è cambiata: ora dobbiamo fare entrare solo una persona alla volta in studio, mentre prima i clienti si facevano accompagnare da amici, fidanzati. Per noi è meglio: possiamo concentrarci su quello che stiamo facendo”.

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