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Gran Sasso, esperimento Luna Mv e diritto all'acqua: attivisti parlano di criticità

Gran Sasso, esperimento Luna Mv e diritto all’acqua: attivisti parlano di criticità

Pubblicato il 2 Settembre, 2020

Il comitato Mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso lancia l’allarme su una serie di presunte criticità riguardanti l’esperimento Luna Mv, un acceleratore di particelle, all’interno dei laboratori di Fisica del Gran Sasso.
“Il comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo lo scorso 4 agosto ha dato parere favorevole all’esclusione dalla Valutazione di Impatto Ambientale e l’ok alla Valutazione di Incidenza Ambientale per l’esperimento – rileva il comitato – comminando al contempo una sanzione di 35.000 euro all’INFN, il minimo previsto dalla legge, perché i lavori di costruzione del bunker nella sala sotterranea sono stati avviati prima di richiedere l’autorizzazione“.
Gli attivisti evidenziano che “nonostante non sia stato realizzato alcun intervento di messa in sicurezza dell’acquifero e nonostante la richiesta dell’Ente Parco di procedere ad approfondimenti proprio sull’impatto sull’acquifero, il Comitato Via ha applicato la deroga al Testo Unico dell’Ambiente sulle distanze, che non sono rispettate”, ed esprimono “forti dubbi sia sull’applicabilità della norma al caso di specie, per la captazione interna ai laboratori, in quanto la deroga vale per le gallerie e non per i laboratori, sia per il fatto che la norma è chiara nel legare qualsiasi deroga agli interventi di messa in sicurezza che non sono stati fatti”. Il comitato osserva che “la misura di protezione consiste nel non utilizzare l’acqua potabile, in un periodo di criticità negli approvvigionamenti” e stigmatizza il fatto che non sia stata rispettata “la coesistenza tra diritto all’acqua, attività sperimentali e tunnel autostradali” (fonte: Ansa)

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