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Milano – La morte di Philippe Daverio, il divulgatore dell’arte in televisione

Pubblicato il 2 Settembre, 2020

Milano – La scorsa notte si è spento a Milano il docente e saggista Philippe Daverio. Era ricoverato nell’istituto dei tumori, il 17 ottobre avrebbe compiuto 71 anni.

Nato nel 1949 a Mulhouse, in Alsazia, Daverio decise quasi da subito di trasferirsi in Italia per seguire e per inseguire la sua grande passione per l’arte, che ben presto diventò la sua professione. Autore di numerosi prodotti editoriali, per lo più distribuiti da Rizzoli, Daverio è stato conosciuto dal grande pubblico grazie alla trasmissione televisiva “Passepartout” in onda su Rai tre che ha condotto per circa venti anni.

Fondamentale per la sua carriera professionale l’incontro con il direttore del teatro Franco Parenti di Milano, Andree Rich Shammah, che lo introdusse nel mondo della cultura. Fu anche assessore alla cultura per il comune di Milano.

La sua formazione iniziò alla Scuola europea di Varese e proseguì alla Bocconi di Milano, dove il docente e storico dell’arte frequentò i corsi in economia e commercio superando tutti gli esami, ma non dette mai quello della tesi di laurea. Nel 1975 inaugurò la sua galleria d’arte in via Monte Napoleone, a Milano, e undici anni dopo ne aprì un’altra a New York.

Grazie alla sua competenza, fu chiamato dal sindaco Vittorio Sgarbi come bibliotecario al comune di Salemi. Fino al 2016 ha ricoperto il ruolo di docente di disegno industriale presso l’università degli studi di Palermo. Tra i primi messaggi di cordoglio alla moglie, Elena Gregori, e al figlio Sebastiano, quello del sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

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