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Jazz italiano per le terre del sisma: è di scena da domani

Jazz italiano per le terre del sisma: è di scena da domani

Pubblicato il 4 Settembre, 2020

Jazz italiano per le terre del sisma: è di scena 5 e 6 settembre.
Due giorni di concerti che terranno conto delle nuove normative a seguito dell’emergenza Coronavirus e che, proprio per questo motivo, vedranno un programma più diluito a partire già dal pomeriggio del sabato, con l’inizio degli eventi musicali dalle ore 17. Nonostante il contingentamento e le restrizioni, saranno quasi 200 i musicisti coinvolti, con molta attenzione alle nuove generazioni e ai progetti “al femminile”. Alcuni nomi tra quelli coinvolti: Enrico Intra, Antonello Salis, Simone Zanchini, Stefano Cocco Cantini, Silvia Bolognesi, Ares Tavolazzi, Roberto Ottaviano, Pietro Tonolo, Mauro Ottolini, Fabrizio Bosso, Giovanni Guidi, Marco Colonna, Marcella Carboni, Dario Cecchini, Susanna Stivali, Naomi Berril molti altri.
Altra novità importante di questa edizione è la nascita di una produzione originale per far crescere il rapporto di costruzione continua con la città dell’Aquila. L’idea della direzione artistica è infatti chiamare ogni anno un artista a collaborare con l’Orchestra del Conservatorio, incarico che, in questa edizione, è stato affidato al Maestro Enrico Intra, importante personalità della musica italiana; Intra presenterà un progetto originale composto insieme all’Orchestra, si tratterà di una produzione esclusiva, una prima idea concreta di sviluppo e formazione musicale portata sul territorio dell’Aquila; un primo passo importante che, nell’idea degli organizzatori, può gettare le basi per nuove e futuribili collaborazioni.
Da segnalare anche tre grandi omaggi dedicati a Gianni Lenoci, Aldo Bassi e Carlo Conti, tre musicisti prematuramente scomparsi nei mesi passati, musicisti che hanno lasciato un importante segno nella comunità del jazz italiano, la quale adesso coglie questa fondamentale occasione per ricordarli con la loro musica, protagonista di tre diversi set originali e in prima nazionale.
La nuova manifestazione intende concentrarsi completamente sul jazz italiano a 360°, certi della passione e della grande partecipazione che questa musica riscontra ogni anno in questa città. L’edizione del 2020 non vuole lasciare indietro nessuno, proprio per dare un segnale ancora più forte di coesione in un periodo come questo, in cui gli artisti e i lavoratori dello spettacolo sono stati tra le categorie più colpite dal lockdown; la programmazione cercherà quindi di dare visibilità anche ai nuovi progetti, alle produzioni innovative, a tutte le forme espressive che questo genere naturalmente concede; un programma sensibile, quindi, a ciò che il jazz italiano rappresenta in questo momento storico, tra grandi nomi, giovani di talento e nuovi nomi di un panorama in crescita continua.
Due sono i concerti organizzati e presentati dall’Alexanderplatz, storico locale romano e punto di riferimento per la musica jazz, per dare particolare risalto ai musicisti abruzzesi.
Nel primo appuntamento salirà sul palco la formazione d’eccezione “Abruzzesi per le terre d’Abruzzo. Noi suoniamo per la nostra gente” composta dal batterista Lorenzo Tucci, dal contrabbassista Renato Gattone, dal pianista Claudio Filippini e dal sassofonista Francesco Cipollone; nel secondo, il Jazz incontra la cultura “Urban” con la jazz-band italiana Bardamù sullo stesso palco insieme ai due musicisti abruzzesi, il trombonista Davide di Pasquale e la cantante ed Elaisa Mancini alla voce, e con uno special guest d’eccezione, l’Mc e producer Esa aka “El presidente”. Un incontro di linguaggi ed espressioni per riportare il jazz a parlare con la gente, per riavvicinare le nuove generazioni a una cultura da sempre vicina alle mutazioni e alle tematiche sociali.

I concerti serali si terranno in Piazza Duomo e saranno presentati da Fiorenza Gherardi e da Piji Siciliani, mentre le altre location scelte saranno: il Parco del Castello, Piazza Palazzo, Piazza Chiarino, Piazza Santa Maria Paganica, Piazza dei Gesuiti, Fronte Casa dello Studente, Fontana delle 99 Cannelle.

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