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Direzione Pd, Zingaretti conferma il sì al referendum. Intesa con M5S ha salvato il Paese

Pubblicato il 7 Settembre, 2020

Roma – Il segretario nazionale del Partito democratico, Nicola Zingaretti, conferma che la posizione ufficiale del partito è per il sì al referendum sul taglio dei parlamentari. La proposta è stata recepita in occasione della direzione nazionale, che si è riunita a Roma questa mattina.

Zingaretti prova a tenere unito il partito, facendo propria la proposta avanzata da Luciano Violante sulla necessità di avviare la raccolta di firme per il bicameralismo differenziato. Il leader del Pd ha sottolineato che tutto il ragionamento intorno al referendum non può e non deve avere nulla a che vedere con il governo, perché si tratta di faccende assolutamente diverse.

A rafforzare quella indicazione scende in campo anche il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, che domani – a sorpresa – parteciperà alla festa dell’Unità a Modena. L’intervento non era previsto.

“Il Pd in questo scenario così denso di rischi e così ricco di opportunità è al governo del Paese – ha affermato Zingaretti – rivendico la scelta di dare vita al governo, sofferta anche da me, ma lungimirante”. Il segretario Pd ha poi giudicata paradossale la decisione di non andare in alleanza con il Movimento 5 Stelle anche alle regionali, ad eccezione della Liguria, ed ha aggiunto che l’intesa tra Pd e M5S ha rappresentato la salvezza per il Paese perché il populismo, il nazionalismo una volta andati al governo generano solo problemi anziché soluzioni. “Oggi abbiamo un orizzonte diverso rispetto al passato – ha osservato – l’Italia guida il rinnovamento dell’Europa”.

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