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San Venerio Isola del Tino

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Golfo dei Poeti, una flotta per San Venerio: il flash mob “concerto di luci” che abbraccerà l’isola del Tino

Una flotta per San Venerio, tante le adesioni al flash mob “concerto di luci”.

Il Golfo dei Poeti, l’arcipelago delle meraviglie, con l’isola del Tino sotto i riflettori per la festa di San Venerio del 13 settembre. E’ la seconda isola dell’arcipelago spezzino, posizionata fra la Palmaria e il Tinetto, poco più di un coreografico scoglio.
Il Tino è un’oasi quasi incontaminata chiusa al pubblico per oltre 360 giorni all’anno, sotto la giurisdizione della Marina Militare, che aprirà ai visitatori questo fine settimana.

Festa San Venerio: Flash mob “Concerto di luci” per la vigilia di San Venerio

L’adesione all’iniziativa è stata da subito importante. Assonautica, Lega Navale La Spezia, Lega Navale Lerici, Circolo Velico La Spezia, Circolo della vela Erix, Yacht club Parma, Società vela La Spezia, Forza e coraggio Asd, Club Nautico Foce Magra riuniti del Comitato Circoli velici, i gestori dei pontili del Fezzano, delle Grazie, di Portovenere, della Spezia, diportisti e lavoratori del mare, le borgate: in tanti hanno raccolto l’appello degli organizzatori del Flash mob “Concerto di luci” che il 12 settembre, vigilia della festa di San Venerio, dalle 18:30 formerà un cerchio luminoso di barche intorno all’isola del Tino, il luogo in cui ha vissuto il santo patrono del Golfo e dei fanalisti d’Italia.

Festa di San Venerio: la leggenda 

L’occasione, come da tradizione, sarà quella delle celebrazioni per il patrono del Golfo dei Poeti e dei fanalisti d’Italia, San Venerio. Il monaco vissuto a cavallo del VI e del VII secolo, secondo la leggenda scelse di vivere gli ultimi anni della sua esistenza proprio sull’isola in cui oggi sorge il maestoso faro che porta il suo nome.
Durante le buie notti a picco sul mare, per salvare i naviganti dal rischio di infrangersi contro le rocce o sulle numerose secche, accendeva dei fuochi con cui li guidava nell’oscurità. Un fanalista ante litteram, oggi loro protettore. Dopo le celebrazioni religiose, sabato e domenica si potrà sfruttare l’unica occasione all’anno per accedere ad una significativa parte di questo tesoro, inserito nell’arcipelago Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, da scoprire percorrendo i radi sentieri che partono dal porticciolo ricavato fra le rocce. Arterie che conducono in mezzo ad una natura forte e rigogliosa, quasi incontaminata.

Festa San Venerio: i promotori dell’iniziativa

L’ iniziativa che nasce dal basso, da gente di mare e che ama il mare, si è propagata nel mese d’agosto sulle chat dei pontili, dei marina privati, delle associazioni, dei gruppi di diportisti, delle scuole di vela che si ritroveranno attorno all’isola del Tino per formare un cerchio di luci che si accenderà al tramonto. Stefano de Dominicis, presidente di Acquaaria asd che insieme a La Nave di Carta aps, Il Cantiere della Memoria, il gruppo Amici dell’isola del Tino e Acquadimare.net ha promosso un flash mob per celebrare San Venerio e per dare un segnale di fiducia per il futuro.

Lo slogan

“Più siamo, più illuminiamo” è lo slogan che hanno scelto gli organizzatori per questo flash mob perché, come spiega Marco Tibiletti, presidente della Nave di Carta: “Abbiamo bisogno di accendere la fiducia e lo faremo con una catena luminosa di barche che vuole ricordare a tutti i valori della gente di mare, la solidarietà prima di tutto. La risposta corale che è arrivata dal golfo è un segnale importante e bellissimo. Accenderemo luci dal mare sul futuro”.

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