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Consorzi di bonifica, prospettive di sviluppo: impiegare le risorse del Recovery fund

Consorzi di bonifica, prospettive di sviluppo: impiegare le risorse del Recovery fund

Pubblicato il 17 Settembre, 2020

L’Associazione nazionale dei Consorzi di bonifica (Anbi) ha scelto l’Abruzzo per presentare le prospettive di sviluppo del settore, alla luce delle nuove risorse previste dal Recovery fund. Teatro del convegno nazionale è stato il Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila, sede del Consiglio regionale dell’Abruzzo, che ha patrocinato l’evento e promosso la partecipazione di tutti i responsabili dei Consorzi abruzzesi. Il presidente Anbi, Francesco Vincenzi, auspica che “le risorse del Recovery Fund siano spese bene, rispettando i cronoprogrammi europei. Perché i cambiamenti climatici – spiega Vincenzi – necessitano di incrementare urgentemente la resilienza dei territori, altrimenti si rischia di penalizzare ulteriormente l’agroalimentare italiano. Per questo offriamo al Paese un Piano nazionale per l’efficientamento della rete idraulica, fatto di progetti definitivi ed esecutivi, cui manca cioè soltanto il finanziamento. Un’operazione capace di garantire oltre 21000 posti di lavoro, grazie ad oltre 4 miliardi di investimenti. L’Italia vincerà la sfida solo se saprà ridurre il gap fra Nord e Sud dell’Italia”. La sfida di rilancio del territorio abruzzese, regione dotata di cinque Consorzi di bonifica, passa per un dettagliato documento che riassume le opere da realizzare distinte per priorità di intervento. Paolo Costanzi, commissario del Consorzio Centro, ha tracciato le linee generali delle azioni da mettere in campo: “Puntiamo a garantire sia la funzionalità delle reti e degli impianti che l’approvvigionamento idrico in continuità. Immaginiamo interventi che non siano di semplice manutenzione ordinaria o di piccola manutenzione straordinaria, per come conciliabile con i bilanci consortili, ma di vera e propria ‘ricostruzione’, sostenuta pertanto da risorse economiche di carattere straordinario. Dobbiamo intervenire sulle infrastrutture principali – spiega Costanzi – quali dighe e traverse, sulle adduttrici attraverso il rifacimento e la sostituzione e sulle interconnessioni acquedottistiche attraverso nuove bretelle di collegamento. Non vanno trascurate, infine, le proposte progettuali per il risparmio idrico e misura dell’acqua erogata, in linea con le più recenti direttive comunitarie”.

Sono intervenuti anche il vice presidente della Regione Abruzzo,  Erasmo De Angelis (autorità di Bacino Appennino Centrale), Giulio Federici (direttore Coldiretti Abruzzo), Stefano Fabrizi (direttore Confagricoltura Abruzzo), Nicola Sichetti (presidente Confederazione italiana agricoltori Chieti/Pescara), Fabio Occhiocupo (Copagri), Massimo Gargano (Direttore Generale Anbi).

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