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isola della gallinara

Gallinara, colpo di scena: Governo pronto a far valere il diritto di prelazione su una parte dell’Isola

Gallinara: Governo pronto a far valere il diritto di prelazione su una parte dell’Isola

Pubblicato il 19 Settembre, 2020

Albenga-Alassio – Privata fin dal 1842, di proprietà della Chiesa, lo scorso 17 luglio era stata acquistata per oltre 10 milioni di euro dal magnate ucraino Olexandr Boguslayev. Ora, però, potrebbe arrivare la svolta decisiva per l’isola Gallinara, tanto evocata da alcuni quanto demonizzata da altri. Il tormentone della contesa dell’isola, conosciuta per la sua forma particolarissima che ricorda quella di una tartaruga,  ha fatto, e sta facendo, molto discutere in queste ore…

Proprio così perché, in seguito alla notizia della vendita, si era scatenato un autentico turbinio di polemiche e interventi, politici e non, divisi tra chi era favorevole all’acquisto del privato e chi, al contrario, invocava l’intervento dello Stato.

Gallinara: la domanda di prelazione

Colpo di scena. Alla vigilia del termine di legge, ieri, per presentare la domanda di prelazione da parte di Comune, Regione e Ministero della cultura, sembra andare verso una soluzione la vicenda dell’Isola di Gallinara, in Liguria, davanti ad Albenga ed Alassio (Savona) che rischia di diventare proprietà privata di un magnate ucraino. Secondo fonti vicine alle sedi locali del Mibact, ci sarebbe una concreta volontà del ministero guidato da Franceschini di intervenire entro la giornata di oggi esercitando il diritto di prelazione per una parte dell’Isola, in particolare la grande villa padronale per poi renderla pubblica e lasciarla aperta ai visitatori.

Il vipresidente della commissione giustizia alla Camera Franco Vazio aveva poi ribadito l’interesse del ministro: “L’isola Gallinara dovrà diventare un bene pubblico, da tutelare e conservare, e soprattutto dovrà essere fruibile a tutti- scriveva Vazio – perché patrimonio della nostra storia e della nostra comunità”.

Isola della Gallinara: la storia

L’isola, che si trova a circa un chilometro e mezzo dalla costa (dalla quale è separata da un canale profondo in media 12 metri), costituisce la Riserva naturale regionale dell’Isola di Gallinara, costituita nel 1989. Appartiene formalmente al territorio del Comune di Albenga, anche se quello di Alassio ne ha sempre rivendicato la “proprietà” per ragioni geografiche.

E’ sede di una delle più grandi colonie di gabbiani reali nel mar Ligure. A partire dal IV secolo ha ospitato un monastero fondato da Martino do Tours che, più volte ricostruito, ha attraversato i secoli diventando abbazia. L’isola, che ha ospitato anche papa Alessandro III nel 1162, è rimasta di proprietà della Chiesa fino al 1842, quando è stata venduta a privati facoltosi dai vescovi di Albenga.

Dopo essere appartenuta prima al banchiere di Imperia Leonardo Gastaldi e poi all’industriale genovese Riccardo Diana, era stata rilevata da un gruppo di 9 famiglie liguri e piemontesi. Fino a poco fa apparteneva alla Gallinaria Srl, con sede a Novara, società che si faceva carico della sua salvaguardia con un guardiano sempre presente sull’isola per preservarla dagli incendi e curare gli oltre 10 km di sentieri che la attraversano.

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