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San Vincenzo: piano operativo, verso la convocazione della conferenza regionale paesaggistica

Pubblicato il 25 Settembre, 2020

Approvate le controdeduzioni. Roventini: «Strumento urbanistico fondamentale»


San Vincenzo, 24 settembre 2020 – «La visione urbanistica del territorio comunale di San Vincenzo è stata riprogrammata per i prossimi 5 anni grazie ad un lavoro attento e certosino, che ha visto i nostri uffici analizzare nel dettaglio ogni aspetto connesso alle caratteristiche storiche e strutturali di ciascun edificio di San Vincenzo. Tutto senza prevedere nessuna nuova occupazione di suolo e senza nessuna modifica del territorio urbanizzato».


Così l’assessore all’Urbanistica del Comune di San Vincenzo, Massimiliano Roventini, commenta i significativi passi avanti del procedimento in corso che porterà all’approvazione definitiva del nuovo Piano Operativo comunale, dopo la discussione avvenuta nel consiglio comunale di alcuni giorni fa che ha condotto alla votazione delle controdeduzioni alle osservazioni presentate dal momento dell’adozione del piano stesso.

Il Piano Operativo comunale infatti rappresenta uno strumento urbanistico fondamentale per la programmazione e lo sviluppo del territorio. Nel marzo del 2019 è stato adottato dal consiglio comunale e adesso, dopo la votazione delle controdeduzioni, approderà in Regione con la convocazione della conferenza paesaggistica che avrà il compito di esaminare tutti gli aspetti correlati.


«Siamo arrivati quasi alla fine di un percorso che è durato diversi mesi – ha aggiunto Roventini – e che porterà quindi ad un progetto di revisione dello strumento urbanistico fondamentale di programmazione del territorio. Tutte le previsioni sono state pensate e realizzate considerando i limiti del piano strutturale che risaliva al 1998, ma è stato fondamentale procedere senza nessuna nuova occupazione di suolo».

Tutti gli edifici che sorgono sul territorio comunale di San Vincenzo infatti sono stati classificati in base alla loro storia e alla loro struttura architettonica. All’interno del perimetro urbano sono state previste nuove aree di completamento, collegate prevalentemente sia ai servizi turistici e commerciali che a quelli residenziali.


Le classi individuate, dalla C1 alla C8, si differenziano per tipologie di operazioni possibili. Dai ‘semplici’ interventi ordinari e strutturali, senza possibilità di mutare la forma esterna, a quelli più complessi. Con possibilità di proporre rialzamenti e porticati laddove naturalmente sia permesso. Per le classi più alte sono possibili anche interventi più complessi come demolizioni e ricostruzioni.

«In questo modo – ha evidenziato Roventini – consentiamo anche al comparto dell’edilizia di potersi rimettere in moto dopo un periodo complicato, intervenendo comunque solo ed esclusivamente sul solo patrimonio edilizio esistente». Una novità importante riguarda la divisione degli appartamenti, il cui limite per procedere è stato abbassato e portato a 45 metri quadrati.


Tutte le varianti approvate sono state riportate all’interno del Piano, così come i piani attuativi, per avere una visione globale di San Vincenzo relativa ai prossimi 5 anni. Con un impianto normativo volto a incentivare servizi rivolti allo sviluppo del turismo e del commercio.
Successivamente ne dovrà essere composto un altro, anche se il futuro prevede la realizzazione di un piano strutturale intercomunale con Sassetta e Suvereto, operazione che porterà all’adeguamento del piano operativo.

Sono state discusse più di 250 osservazioni, tutte sono state affrontate e analizzate sia con l’ufficio di Piano che con gli estensori delle osservazioni stesse.

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