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ASOLO, VETRINE PARLANTI CONTRO IL FEMINICIDIO

Parlano con i volti e con le citazioni di donne famose che invitano ad approfondire l’anima, il pensiero e le aspirazioni dell’universo femminile. Da Eleonora Duse ad Alda Merini, da Freya Stark a Frida Kahlo, da Caterina Cornaro a Marie Curie, da Margherita Hack a Greta Thunberg, solo per citarne alcune.

Pubblicato il 27 Settembre, 2020

Parlano con i volti e con le citazioni di donne famose che invitano ad approfondire l’anima, il pensiero e le aspirazioni dell’universo femminile. Da Eleonora Duse ad Alda Merini, da Freya Stark a Frida Kahlo, da Caterina Cornaro a Marie Curie, da Margherita Hack a Greta Thunberg, solo per citarne alcune. 

È il messaggio lanciato da Vetrine Parlanti, progetto che rientra nelle attività di sensibilizzazione alla lotta contro la violenza sulle donne condotto dall’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Asolo all’interno delle azioni inserite nel programma più ampio “Libertà di Essere”. Questa azione è inoltre inserita nella programmazione del Festival del Viaggiatore. Si tratta della prima iniziativa messa in campo nel filone tematico di “Libertà di Essere” dopo l’interruzione causata dal Covid. 

Vetrine Parlanti ha previsto l’esecuzione di una performance artistica a cura dell’illustratrice asolana Elisa Zago e dell’artista e illustratore di Mestre Andrea Zucaro, che hanno disegnato, sulle vetrine dei negozi aderenti all’iniziativa, le donne – asolane e non – che hanno segnato la storia. 

Lo scopo è quello di creare un dialogo virtuale con i passanti, e di sensibilizzarli alla parità di genere, oltre che a spingerli a ricercare maggiori informazioni riguardo il programma “Libertà di Essere”. 

“Le vetrine – spiega l’Assessore alle Politiche sociali Andrea Canil – riportano l’immagine di una donna, una sua citazione, il logo del progetto e il numero del Centro Antiviolenza. Oltre a svolgere attività di sensibilizzazione, si spera attraverso questo progetto di intercettare chi è in difficoltà, magari passeggiando per Asolo. Vedendo una bella vetrina, una donna maltrattata può recuperare il numero del centro.”

“Ringrazio tutte le attività che hanno aderito a questa iniziativa e gli artisti – aggiunge l’Assessore -. Invito tutti a venire ad Asolo, a visitare le vetrine, a fotografarle e condividerle nei propri social o attraverso i propri contatti così da aumentare l’impatto di questa iniziativa e di permettere di raggiungere potenzialmente il maggior numero di donne in difficoltà.” “Alle donne in difficoltà – conclude Canil – vorrei dire di non avere paura, il coraggio è donna. Il Centro Antiviolenza è a loro disposizione.”

Si tratta purtroppo di una tematica di pregnante attualità. Proprio durante il lockdown per la pandemia da Covid, il Centro Antiviolenza ha aumentato le ore di reperibilità, a seguito dell’aumento delle telefonate e delle richieste di aiuto. 

Sono 22 in tutto gli esercizi commerciali di Asolo che hanno aderito all’iniziativa, mettendosi in gioco per far “parlare” le loro vetrine. L’iniziativa, realizzata in collaborazione anche con la cooperativa Una Casa per l’Uomo, ha inoltre lo scopo di raccogliere fondi da destinare alla Casa Rifugio di Asolo. 

I commercianti ed esercenti protagonisti di Vetrine Parlanti partecipano infatti ad azioni promosse a favore delle ospiti di Casa Alma. 

L’illustratrice asolana Elisa Zago, a proposito della partecipazione a questo progetto dichiara: “Sensibilizzare la popolazione con i disegni penso sia una delle pratiche più antiche del mondo. In questo caso il disegno è un veicolo di sensibilizzazione per una causa così importante, in una cittadina dove da sempre le donne hanno fatto la storia e hanno fatto diventare grande Asolo. È un onore per me aver avuto la possibilità di partecipare.”

Vetrine che parlano e che ci fanno riflettere. 

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