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Suarez, quei dodici minuti di vergogna. Terzo indagato per corruzione a Perugia

Suarez, quei docici minuti di vergogna. Terzo indagato per corruzione a Perugia

Pubblicato il 27 Settembre, 2020

​Dodici minuti di esame, buoni in una storia normale per cacciarlo dall’aula, e il certificato bello pronto, consegnato subito in modo che l’aereo non ritardasse a portarlo a casa sua in Spagna.

Luis Suarez, centravanti del Barcellona e in procinto di trasferirsi alla Juventus (contratto non siglato successivamente, proprio per l’indagine della Procura del capoluogo umbro sull’esame farsa del giocatore)​ era stato dichiarato dall’Università per Stranieri di Perugia capace di parlare italiano. Peccato che non ne spiccichi neanche una parola.

Un terzo indagato per corruzione è il professor Lorenzo Rocca, membro della commissione​ che il 17 settembre ha esaminato Suarez. Il suo nome si unisce a quello di altri due presunti corrotti, la Rettrice​,​ Giuliana Grego Bolli​,​ e il direttore generale Simone Olivieri. ​Dalle carte della Procura emerge che la contropartita all’Università in cambio dell’esame fasullo sarebbe stato l’invio a Perugia, per sostenere esami questi sì “normali”, giocatori delle giovanili juventine, con un indubbio ritorno d’immagine.​​

In genere ci vogliono almeno quindici giorni per ottenere l’attestato. E’ la causa scatenante da cui è partita l’indagine. Suarez ci ha messo un giorno. Il suo collega di squadra, il colombiano Juan Cuadrado​, aveva da poco sostenuto lo stesso esame presso l’Università di Siena con le procedure corrette​.​ E magari conoscendo anche qualche parola di italiano.

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