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RECOVERY FUND, ANCE: Sì A PROGETTI DI SVILUPPO DEL TERRITORIO

La sezione di Viterbo di Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) raccoglie l’appello lanciato pochi giorni fa dal senatore Umberto Fusco (Lega), relativo alla costituzione di un tavolo per discutere dei progetti condivisi, finalizzati a sviluppo e valorizzazione del territorio della Tuscia, da presentare al Governo per ottenere i finanziamenti del Recovery Fund.

Pubblicato il 1 Ottobre, 2020

La sezione di Viterbo di Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) raccoglie l’appello lanciato pochi giorni fa dal senatore Umberto Fusco (Lega), relativo alla costituzione di un tavolo per discutere dei progetti condivisi, finalizzati a sviluppo e valorizzazione del territorio della Tuscia, da presentare al Governo per ottenere i finanziamenti del Recovery Fund.

Stiamo già lavorando su questo tema – interviene Fabio Belli, vicepresidente di Ance Viterbo – anche perché tali progetti possono essere inseriti nel più ampio contesto del Piano per il Giubileo del 2025, di cui si parlerà con molta probabilità il prossimo anno. Viterbo città dei papi ha tutti i requisiti per essere inserita e diventarne parte integrante. Quindi, una doppia opportunità di portata storica che difficilmente si presenterà di nuovo: considerata l’importanza di questa occasione, come Ance abbiamo previsto di farci supportare con uno studio redatto dall’Università della Tuscia e finanziato dall’associazione stessa“.

Ance mette al primo posto le infrastrutture, soprattutto quelle che collegano il Viterbese a Roma: raddoppio della Cassia e raddoppio della ferrovia FL3 (Roma-Bracciano-Viterbo), di cui si parla ormai da decenni. “Se in passato – prosegue Belli – l’economia della nostra provincia è in qualche modo riuscita ad andare avanti con le proprie gambe, ora questo non è più possibile. I fenomeni connessi alla globalizzazione e la crisi economica che già stiamo affrontando impongono a chi rappresenta questo territorio, indipendentemente dal colore politico, di impegnarsi al fine di tirare fuori la Tuscia dal suo cronico isolamento e quindi di ridare fiato all’economia e rilanciare l’occupazione“.

Presto sarà organizzato un incontro, presso la nuova sede a Valle Faul, recentemente inaugurata, “al fine di valutare le varie proposte e di redigere un documento unico contenente i vari progetti per i quali richiedere finanziamento. Speriamo che, lavorando tutti insieme nella stessa direzione, di riuscire finalmente a concretizzare qualche progetto“, conclude Fabio Belli.

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