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Palestre comunali, la Provincia rimborsi al Comune le spese sostenute per fornire il servizio

Pubblicato il 1 Ottobre, 2020

La Provincia deve tornare a prendersi carico delle spese di gestione della palestra del Perticale e del palazzetto Falci che il Comune, proprietario delle strutture, mette a disposizione dell’Isis Volta Carducci Pacinotti in quanto l’istituto non dispone di palestre: è ormai dal 2003 che la Provincia non rimborsa al Comune le spese sostenute per le pulizie, la sanificazione, la custodia e la manutenzione ordinaria, in particolare in questo momento di emergenza sanitaria che richiede ulteriori accortezze, e conseguenti spese, per garantire la sicurezza degli studenti. 

A parti invertite, il Comune per l’utilizzo delle palestre provinciali dell’Isis Einaudi Ceccherelli corrisponde, in attuazione di specifica convenzione con la Provincia, un rimborso all’istituto di 4.200 euro, oltre alla custodia della struttura, alla pulizia dei locali e dei servizi e alla manutenzione di propria spettanza attraverso l’opera di un gestore appositamente individuato. 

Il Comune di Piombino non può più continuare a sobbarcarsi i costi delle palestre concesse in utilizzo agli istituti superiori del territorio: è necessario che la Provincia, titolare del servizio, rimborsi i costi di gestione. 

Conosciamo le difficoltà economiche in cui versano le Province italiane dopo la riforma zoppa che ne ha decurtato funzioni e risorse: ma, al momento, una delle poche competenze rimaste in capo a questi Enti è l’edilizia scolastica degli istituti superiori. Il Comune di Piombino, nell’ottica di collaborazione tra soggetti e con lo scopo di garantire un servizio per studenti e associazioni sportive, finora ha concesso l’utilizzo delle strutture pagando di propria tasca i costi di esercizio ma è evidente che questa situazione non sia più sostenibile: è necessario che venga sottoscritta una specifica convenzione tra Comune e Provincia che disciplini questo rapporto e renda palese chi deve fare cosa.

Per questo abbiamo inviato una richiesta scritta e circostanziata alla alla Provincia: gli accordi verbali hanno vita breve tra cittadini, figuriamoci tra Enti pubblici.

Francesco Ferrari, sindaco di Piombino
Simona Cresci, assessore all’Istruzione 

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