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case popolari

Per Cgil e Sunia urgente sistemare le case popolari. 20mila famiglie in attesa di una abitazione

Pubblicato il 9 Ottobre, 2020

Per Cgil e Sunia urgente sistemare le case popolari. Sono 20mila le famiglie in attesa di una abitazione e sono troppe le abitazioni con le porte murate.

Due miliardi di euro in 7 anni per costruire e ristrutturare oltre 11mila case popolari: è quanto chiede Cispel alla Regione. E questa corrisponde in pieno alla somma più volte rivendicata negli anni dai sindacati Cgil e Sunia della Toscana. Che nel frattempo chiedono che siano utilizzate le risorse già disponibili per ottimizzare tempi di esecuzione e costi in modo da ristrutturare le oltre 3.500 abitazioni che attualmente sono sfitte.

 Due miliardi di euro in sette anni per costruire e ristrutturare oltre 11mila case popolari in aggiunta alla 49mila già esistenti sul territorio toscano. La richiesta di risorse lanciata alla Regione dal Cispel corrisponde in pieno a quella più volte rivendicata negli anni dai sindacati Cgil e Sunia della Toscana.

Nel frattempo, i sindacati auspicano che i Comuni toscani e le undici aziende che per loro conto gestiscono il patrimonio di case popolari, utilizzino le risorse già disponibili per ottimizzare tempi di esecuzione e costi in modo da ristrutturare le oltre 3500 abitazioni che attualmente sono sfitte.

«Non è più tollerabile girare nei vani scala dei condomini di edilizia pubblica e constatare con rammarico che da anni sono presenti abitazioni con la porta murata perché in attesa di essere ristrutturate, quando oltre 20mila famiglie toscane sono in lista di attesa di una soluzione abitativa che consenta loro di risollevarsi da una situazione di precarietà economica e sociale», sottolineano Maurizio Brotini e Simone Porzio di Cgil Toscana
e Laura Grandi del Sunia Toscana

Firenze è al settimo posto in Italia per numero di sfratti con 802 casi.

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