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Zaia: “Covid, contagi ai livelli di marzo ma non i ricoveri. Non c’è emergenza”

Pubblicato il 10 Ottobre, 2020

“Il numero di casi è ai livelli di marzo, ma i ricoveri no”. Lo ha detto oggi Luca Zaia, presidente del Veneto, in diretta da Marghera.

“A marzo avevamo 2mila persone ricoverate e circa 350 in terapia intensiva, oggi ne abbiamo 325 ricoverate e 29 in terapia intensiva”, ha sottolineato Zaia, “Inoltre sempre a marzo facevamo 2/3 mila tamponi, contro gli oltre 10mila attuali”.

“E’ calata sensibilmente l’età media dei positivi, dai 25 ai 55 anni, mentre a marzo era di 65 anni. C’è un calo di attenzione e abbassamento della guardia irresponsabile per cui noi oggi diciamo che chi si positivizza è coinvolto in assembramenti”.

Zaia ha poi presentato i dati quotidiani del bollettino Covid: ad oggi abbiamo fatto 2milioni e 52mila tamponi molecolari e un milione e 250mila test rapidi: 31.065, 561 in più rispetto ieri mattina. Ci sono 5.832 positivi, +344 persone in isolamento e 325 ricoverati, dei quali 231 positivi, 29 in terapia intensiva (-1) di cui 20 positivi. La percentuale di positivi sugli isolati è di 50%, ovvero uno su due di chi è a casa è positivo. I sintomatici sono invece meno del 4 per cento (3,86%).

“Abbiamo avuto 279 classi nelle scuole con studenti positivi e un totale di 300 bambini positivi, che rappresentano lo 0.04% della popolazione scolastica (770mila), ha aggiunto Zaia, “tra gli operatori scolastici solo lo 0,25 % di 95mila. Noi continuiamo con la nostra pressione sulle scuole, sapete che siamo gli unici in Italia ad entrare nelle classi a fare tamponi».

“In questo momento non abbiamo emergenza sanitaria ospedaliera. Ovvio che ci stiamo preparando a una evoluzione. Siamo aggiornando il piano di Sanità Pubblica..Ma all’aumento delle positività, per ora non corrisponde un aumento dei ricoverati».

Quanto alla mascherina, Zaia ha detto che “l’uso della mascherina è determinante, trovo assurdo che ci sia una discussione in materia. Ma anche nelle indicazioni per l’influenza la mascherina e il lavaggio mani è importante. Io spero che l’uso dei dispositivi ci aiuti anche con il contrasto all’influenza in Veneto, che non è una banalità”. 
 

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