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Mestre, quasi un chilo di stupefacente sequestrato

Pubblicato il 14 Ottobre, 2020

Offensiva anti-spaccio, quasi un chilo di stupefacente sequestrato tra marijuana e hashish: incensurato in manette insieme al fornitore, coppia denunciata     

Doppia attività dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Mestre che hanno inflitto due significativi colpi allo spaccio nella terraferma veneziana.

Nella tarda serata di martedì 12 ottobre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Mestre, hanno denunciato in stato di libertà in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, una coppia domiciliata a Mestre un italiano O.D. classe 1989 e lui albanese R.K. del 1999, irregolare e pluripregiudicato. Lo straniero è infatti una vecchia conoscenza delle forze di polizia per i suoi trascorsi di spacciatore, come conseguenza dei quali è infatti attualmente sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, tra l’altro proprio in caserma a Mestre.

Era da diversi giorni che i Carabinieri stavano monitorando i movimenti dei due nella zona Terraglio/Favorita/Rampa Cavalcavia e del centro di Mestre. Osservazioni e pedinamenti hanno consentito di individuare una autovettura con a bordo la coppia e dopo che il conducente – alla vista della pattuglia del Nucleo Radiomobile – gettava dal finestrino un sacchetto, scattava il controllo. I Carabinieri recuperato prontamente il sacchetto, che subito mostrava un contenuto molto sospetto, bloccavano l’auto e perquisivano i due occupanti. Al grammo scarso di Cocaina del sacchetto recuperato, si aggiungeva un altro mezzo grammo della stessa sostanza e un grammo scarso anche di Marijuana, saltati fuori dalle tasche dei due.

La perquisizione dell’auto permetteva il ritrovamento più consistente, sul sedile posteriore – solamente coperto dal giubbotto – c’era un sacchetto con la rimanente “partita” di “Maria”, ben 208 grammi.

Per i due pusher, dopo le formalità di rito, è scattata la pesante denuncia per possesso ai fini di spaccio di stupefacente, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Gli investigatori sospettano che, a causa della quantità dello stupefacente sequestrato, la coppia fosse attiva nello smercio tra i tossicodipendenti del centro di Mestre, con ruoli diversificati.

Spacciatore insospettabile scoperto dagli stessi militari di Mestre, questa volta in trasferta a Marcon, dove U.G. 46enne lombardo, risiede in una accogliente ed anonima villetta. L’uomo, tenuto d’occhio negli spostamenti da alcuni giorni, viene controllato a Marghera e, quando alla guida del suo autocarro si rende conto di essere stato fermato dai Carabinieri in borghese accompagnati da due infallibili cani della Polizia Locale, è già troppo tardi. In realtà compie l’estremo tentativo di sviare l’ineluttabile finale, indicando ai militari un domicilio diverso dal suo. Ma i Carabinieri sanno benissimo dove l’uomo vive in realtà e quale sia il centro dei suoi interessi e soprattutto che questi ultimi ruotano attorno allo spaccio di stupefacente.

Accompagnato al cancello, al nostro non rimane altro che aprirne docilmente le sponde con il telecomando e la porta di casa con le chiavi, confessando proprio mentre varca l’uscio di detenere dell’Hashish. I due cani della Locale, Lapo e Coco, non devono nemmeno faticare troppo per indicare con il loro bel nasone delle buste in bella vista sul tavolo del soggiorno. Dentro i Carabinieri trovano l’Hashish suddiviso in sette “panetti” per un peso di oltre 7 ettogrammi.

Questa volta il Magistrato, di fronte ai gravosi elementi di prova, sanziona l’arresto in flagranza dello spacciatore, pur incensurato, disponendone la traduzione in carcere a Santa Maria Maggiore.

Ma l’attività non finiva qui, dalle risultanze investigative dell’arresto di U.G. e successivi immediati accertamenti, i Carabinieri son arrivati fino a Ponzano Veneto, in Provincia di Treviso. A seguito della trasferta veniva eseguita un’altra perquisizione domiciliare, questa volta a casa di G.D., trevigiano, classe 1975, incensurato, dove venivano trovati ulteriore due etti di Hashish, materiale di confezionamento e pesatura e perfino 4 piante di Marijuana. L’uomo veniva dichiarato in stato di arresto e tradotto presso il carcere di Treviso a disposizione dell’A.G..

Le attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti sulle aree sensibili della terraferma in atto da tempo proseguiranno senza sosta da parte dei Carabinieri della Compagnia di Mestre su tutto il territorio di competenza.

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