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Caltagirone, il Comune all’assemblea costituente del primo “Parco mondiale dello stile di vita mediterraneo”

Caltagirone, il Comune all’assemblea costituente del primo “Parco mondiale dello stile di vita mediterraneo”

Pubblicato il 15 Ottobre, 2020

Il sindaco Ioppolo: “Opportunità per valorizzare il bosco e il borgo di Santo Pietro”

Il Comune di Caltagirone ha partecipato, con il sindaco Gino Ioppolo e gli assessori Francesco Caristia e Antonino Navanzino, all’assemblea costituente del “Primo parco mondiale, policentrico e diffuso, dello stile di vita mediterraneo”, svoltasi a Palazzo Moncada, a Caltanissetta. Si tratta di un progetto che, collegando 116 diversi enti, abbraccerà cammini della “mobilità dolce”, reti della mobilità ordinaria, rete dei paesaggi locali, rete del patrimonio naturalistico a partire dalla biodiversità mediterranea vegetale e agricola, cucine mediterranee, rete dei borghi e castelli quale circuito di vendita del paniere della dieta mediterranea, ludoteche mediterranee e centri multimediali dello stile di vita mediterraneo.

La firma del “patto” segue l’approvazione, da parte della Giunta municipale lo scorso mese di agosto, dello schema di accordo di partenariato con cui si è sancita l’adesione del Comune di Caltagirone al progetto per la costituzione del primo Parco mondiale policentrico e diffuso dello stile di vita mediterraneo nei territori del Nisseno e della Sicilia centrale. Si tratta di un’iniziativa ideata dal Comune di Caltanissetta, che ha promosso un piano strategico culturale, sociale ed economico del territorio fondato sulla “Dieta mediterranea” e incentrato su tre matrici: le deliberazioni Unesco del 2010 e del 2013, che hanno riconosciuto lo stile di vita dei nostri padri quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità; l’insieme delle buone pratiche per il buon cibo e il buon vivere comunitario, a partire da esperienze internazionali come il movimento Terra Madre; le straordinarie suggestioni derivanti dall’enciclica di Papa Francesco Laudato sì”.  

Il progetto contempla la costituzione di diverse reti: delle cucine della dieta mediterranea; delle ludoteche dello stile di vita mediterranea; dei centri multimediali per lo stile di vita mediterraneo; commerciale, fisica e virtuale, dei castelli e dei borghi; delle comunità dello stile di vita mediterraneo; delle piramidi, quali simboli dell’intero progetto; del patrimonio naturalistico rurale, della biodiversità vegetale e agricola e dei prodotti tipici di qualità; del patrimonio culturale, materiale e immateriale, a partire da quello paesaggistico; della mobilità dolce (di cui fanno parte anche le trazzere della transumanza e le vie Francigene) e ordinaria.

“Una bella opportunità, sinora la più concreta e con maggiori prospettive di successo – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo – per dare vita, anche attraverso i finanziamenti del caso, a uno sviluppo del territorio basato su alcune peculiarità – cardine e, in particolare, per la valorizzazione, per ciò che attiene più da vicino al nostro territorio, del bosco (e del borgo) di Santo Pietro, che costituisce un significativo esempio di biodiversità e di presenza diffusa dei prodotti di base della dieta mediterranea e che ha, pertanto, tutte le caratteristiche per diventare trainante nel progetto che siamo impegnati a portare avanti”.

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