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Accesso vietato

Accesso vietato agli impianti sportivi liberi in parchi e giardini. La Regione vieta le visite nelle Rsa ai famigliari

Pubblicato il 16 Ottobre, 2020

Accesso vietato agli impianti sportivi liberi in parchi e giardini. Per tutelare la salute pubblica e in applicazione del divieto di attività sportive amatoriali che possano comportare assembramenti o comunque la violazione delle misure di contenimento del contagio (come previsto dal Dpcm del 13 ottobre), è vietato l’accesso alle aree di proprietà comunale sulle quali si trovano impianti sportivi a libera fruizione.

Lo prevede un’ordinanza del sindaco Dario Nardella firmata oggi. Gli uffici competenti provvederanno ad attuare le chiusure delle aree e a darne informazione con segnaletica sul posto ai cittadini.

Resta consentita la fruizione delle aree o percorsi attrezzati che possono essere utilizzati nel rispetto delle misure di contenimento del contagio (distanze di sicurezza interpersonale). 

Accesso vietato anche nelle Rsa per le visite dei famigliari. Firmata dal presidente Eugenio Giani l’ordinanza sulle linee di indirizzo per la gestione delle strutture residenziali socio-sanitarie. Saranno valide da lunedì 19 ottobre fino a tutto il periodo di emergenza epidemiologica da Covid 19, prorogato dal Governo al 31 gennaio 2021.

L’ordinanza sull’accesso individua tutte le misure necessarie da adottare nelle residenze sanitarie per anziani e per disabili (rsa e rsd) o in altra struttura socio-sanitaria in particolare dopo alcuni focolai verificati in Rsa della Toscana come la Rosa Libri di Greve in Chianti.

Le nuove disposizioni della Regione Toscana definiscono, in particolare, le modalità di accesso alle strutture socio sanitarie (non sarà consentito l’accesso ai familiari degli ospiti delle residenze, salvo situazioni particolari la cui valutazione è rimessa alle direzioni delle strutture. Saranno sospesi anche i rientri in famiglia fino al termine dello stato di emergenza sanitaria).

Oltre all’accesso, stabiliti gli strumenti necessari per garantire la comunicazione tra ospiti e familiari (la comunicazione avverrà tramite videochiamata o messagistica con gli operatori o tramite telefono con gli ospiti)

I nuovi ingressi dal domicilio e dall’ospedale come i rientri in rsa da ospedalizzazioni temporanee e pre-isolamento (tramite appositi moduli di accoglienza, garantendo così un ulteriore filtraggio di circa 10 giorni contro la diffusione del virus in una possibile fase di incubazione)

La campagna vaccinale e screening Covid (tamponi rapidi, test sierologici, tamponi molecolari per personale e ospiti, quando e da chi devono essere somministrati); la cartella elettronica dell’utente; il ruolo dei medici di famiglia e degli usca nei confronti dei pazienti Covid e il ruolo dei team specialistici multiprofessionali a livello zonale-ospedaliero.

Le linee di indirizzo tengono conto anche di altri scenari come la positività accertata all’interno della struttura, il personale in situazione di emergenza. 

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