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FONTE, «UNA CULTURA DI RISPETTO PER L’AMBIENTE PER INOSTRI GIOVANI FUTURI MECCANICI, IDRAULICI, CARROZZIERI»

Pubblicato il 16 Ottobre, 2020

L’incontro al Cfp Fonte su “Quello che sta accadendo alla nostra casa comune, quale relazione tra inquinamento e malattie”

«Questi ragazzi domani saranno meccanici, idraulici, carrozzieri, a loro affideremo le nostre vite, le nostre auto, le caldaie di casa nostra. La sicurezza della nostra famiglia dipenderà dalle loro mani, dalla loro sensibilità, dalla cura del loro lavoro. Essi saranno i primi ad avere o non avere cura di essa e di noi nella misura in cui noi avremmo trasmesso loro la nostra stima, la nostra attenzione e la nostra cura. Abbiamo il dovere di comunicare loro la preziosità delle loro persone e del loro lavoro. Il primo inquinamento da evitare è proprio questo, quello del cuore».

Così don Paolo Magoga presidente della Fondazione Opera Monte Grappa e responsabile della Pastorale sociale e del Lavoro della Diocesi di Treviso è intervenuto ieri giovedì 15 ottobre all’incontro che si è svolto al Centro di Formazione Professionale Opera Monte Grappa di Fonte.

Il tema dell’incontro “Quello che sta accadendo alla nostra casa comune, quale relazione tra inquinamento e malattie” ha visto come relatori il dott. Mario Mastromarino medico del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 2 Marca trevigiana e la dott.sa Maria Rosa direttrice del Servizio Stato dell’Ambiente di Arpav Treviso. Ha moderato il giornalista dott. Sergio Frigo.

L’incontro è stato rivolto agli insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado del territorio e si colloca, per gli insegnanti e studenti del Cfp di Fonte, in un più ampio progetto didattico sull’inquinamento dell’aria.

«L’organizzazione Mondiale della Sanità – ha sottolineato Mario Mastromarino – ci dice che il 91% della popolazione mondiale respira aria inquinata. Quest’aria che respiriamo deriva dal traffico veicolare, dagli impianti di riscaldamento residenziale nonché dalle Industrie. L’inquinamento nel mondo ha un impatto enorme: se riuscissimo a ridurre ed eliminare l’inquinamento atmosferico riusciremmo a ridurre il carico globale di malattie di circa il 25%».

Ma allora cosa bisogna fare? «Le istituzioni stanno affrontando il problema al meglio delle possibilità – ha osservato Maria Rosa – con una serie di misure orientate al risanamento della qualità dell’aria. Bisogna prima di tutto rispettare le limitazioni che sono contenute all’interno delle ordinanze dei sindaci emanate nel semestre freddo. Sono azioni che sono state decise dalle Regioni della pianura padana e sono commisurate in funzione dell’inquinamento rilevato. Quando la situazione peggiora le azioni diventano sempre più stringenti.

Dobbiamo poi adottare stili di vita che comprendano una mobilità dolce, come la bicicletta o a piedi, non tenere il riscaldamento troppo alto in casa quando magari non c’è nessuno, spegnere l’automobile quando si è fermi al semaforo o al passaggio a livello, se possibile scaldare la casa con il metano invece che con la legna».

L’incontro è stato organizzato nell’ambito degli appuntamenti di approfondimento sulla “Laudato si” di papa Francesco. Ad organizzarlo l’ufficio di Pastorale sociale e del Lavoro della diocesi di Treviso, la “Fondazione Opera Monte Grappa”, il “Centro di Spiritualità e Cultura Don Paolo Chiavacci”, l’associazione “Incontri con la natura per la salvaguardia del creato don Paolo Chiavacci”. La prevista veglia missionaria in programma stasera venerdì 16 ottobre al Centro don Chiavacci è stata sospesa visto l’acuirsi del rischio Covid.

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