Pubblicato il 16 Ottobre, 2020
Buone notizie per la Festa di Sant’Antuono a Macerata Campania, lo storico rituale che ogni anno si ripete nella provincia di Caserta e fa immergere tutta la comunità in un immenso spettacolo di colori suoni e scenografie che lasciano tutti senza fiato.
Un ritmo serrato ma che comunica la perfetta sintonia fa le parti che compongono i carri.
Strumenti antichi, da lavoro che, come per magia, producono suoni nuovi e regalano magici scenari.
L’iter per la candidatura a bene dell’Unesco
E adesso arriva una notizia che rende questo incanto scenografico ancora più prezioso, infatti, potrebbe presto partire l’iter per la candidatura nella lista dei beni immateriali dell’Unesco; è stato infatti ultimato il dossier per la candidatura da parte dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, che lo ha approntato con i fondi della Regione.
E proprio all’ente di Palazzo Santa Lucia il dossier finirà per una valutazione; se positiva, la documentazione verrà inviata al Mibact e al Comitato Italiano Unesco per un ulteriore giudizio, e quindi a Parigi, per la valutazione conclusiva.
Bene immateriale della Regione Campania
Attualmente però, – -secondo quando riportato dall’Ansa – la Festa di Sant’Antuono è già accanto ad altri 58 beni immateriali della regione Campania, inseriti nell’Inventario del Patrimonio culturale immateriale campano, l’Ipic; qui compaiono la maschera di Pulcinella, il culto di San Gennaro; anche per quest’ultimo è stata avanzata candidatura all’Unesco.
L’inventario è del 2017
L’Inventario regionale è stato istituito nel 2017, è suddiviso in cinque sezioni (saperi, celebrazioni, espressioni, cultura agroalimentare e spazi culturali) e ha lo scopo di “salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale che altrimenti rischia di andare dimenticato e disperso”.