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Stefano Albano: 'l'amministrazione naviga a vista, ma si potrebbe fare molto'

Piano del commercio, Stefano Albano (Pd): “chiediamo al Comune di convocare gli Stati Generali del Commercio”

Pubblicato il 17 Ottobre, 2020

“Sul piano del commercio approvato sbrigativamente ieri dal consiglio comunale si è sprecata l’occasione di un’ampia partecipazione della città e della politica tutta a un documento centrale per la ripresa dell’Aquila. Per questo motivo, come Partito democratico, chiediamo al Comune di convocare gli Stati Generali del Commercio aquilano per una discussione che coinvolga le istituzioni, le sigle di rappresentanza, i singoli commercianti, le associazioni e i cittadini”. Lo afferma in una nota il consigliere comunale del Partito Democratico, Stefano Albano. “Saremmo contenti di collaborare con la giunta all’istituzione di un momento di ascolto partecipato svestendo i panni dell’opposizione, come proposto da tempo in occasione della seduta straordinaria di consiglio comunale del maggio 2019, e ci auguriamo che la nostra proposta venga accolta; in caso contrario, saremo noi, come Partito democratico, a organizzare e sviluppare questo dibattito. Il momento per la nostra comunità è topico: negli scorsi mesi abbiamo visto il centro storico ripopolarsi di aquilani e turisti anche grazie agli sforzi delle attività commerciali che hanno riaperto dopo gli anni più bui, e mentre in città si sta sviluppando spontaneamente un dibattito su questo tema, per esempio con la nascita di un gruppo Facebook sulla pedonalizzazione, l’amministrazione si chiude a riccio. Il piano del commercio di Biondi e Daniele non tiene conto in maniera sufficiente dell’emergenza Covid, mentre è prioritario pensare a misure straordinarie per questa pandemia con cui, purtroppo, dovremo convivere ancora, in particolare misure a sostegno di tutti i commercianti che vedono i propri locali vuoti o che sono costretti ad abbassare le serrande per precauzione sanitaria. Il piano del commercio si inserisce tra le misure fondamentali per la rinascita socioeconomica dell’Aquila e deve andare di pari passo con la discussione sul piano regolatore: è impensabile che sia stato scritto in assenza di un assessore con delega all’urbanistica, una figura che latita ormai da ottanta giorni per le beghe interne alla maggioranza”. Durante il consiglio comunale di ieri, Albano ha sostenuto di avere l’impressione che “il sindaco e il suo vice abbiano voluto accelerare l’approvazione del documento per dimostrare di saper raggiungere dei risultati anche senza l’appoggio della Lega, piegando un settore vitale della città ai bracci di ferro interni alla giunta”, con riferimento alla crisi di maggioranza aperta lo scorso 14 luglio proprio in una seduta dell’assemblea sul piano del commercio.

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