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Lelio De Santis, Cambiare insieme: "Crisi politica al Comune risolta, anzi no"

Piano del commercio, Lelio De Santis: “occasione sprecata, altro che atto straordinario”

Pubblicato il 20 Ottobre, 2020

Riceviamo e pubblichiamo da Lelio De Santis, capogruppo Cambiare insieme al Consiglio comunale: “All’ennesima esaltazione da parte dei rappresentanti di una parte della Maggioranza solo a mezzo stampa, visto che in Consiglio i Consiglieri del Centrodestra si sono limitati solo al voto, mi preme far rilevare che Il Piano del commercio, che è imposto dalla L. R. numero 23 del 2018, appena approvato poteva e doveva vedere un maggior coinvolgimento delle associazioni di categoria e prevedere maggiore concretezza e sostegno verso i piccoli esercizi, soprattutto quelli del centro storico. Un obiettivo importante del Piano è la integrazione della programmazione commerciale con la pianificazione territoriale ed urbanistica, ma come si consegue questo obiettivo senza il nuovo Piano regolatore, la cui bozza giace nascosta dal 2017 nei cassetti? E senza lo strumento urbanistico, non sarà possibile garantire un’equilibrata articolazione del sistema produttivo nell’intero territorio, con il rischio di una gestione del settore alla giornata. L’elemento più qualificante allo stato è rappresentato dal blocco dell’insediamento di nuove grandi strutture di vendita, sotto le varie dominazioni correnti, fino al 31 dicembre 2021: ma questa è una vittoria dei consiglieri di minoranza, non una scelta consapevole della maggioranza di governo, che fino a qualche mese fa in Giunta ha approvato diversi nuovi centri commerciali, poi bocciati in Consiglio. Ed anche questo fatto forse spiega il silenzio e l’assenza dei rappresentanti della Lega, costretti ad ingoiare il rospo dello stop a nuovi centri commerciali, che i due Assessori leghisti
succedutisi all’urbanistica avevano firmato. Ma al di là di ogni
valutazione politica, formulo l’auspicio che il coinvolgimento delle
associazioni di categoria possa esserci ora, anche se in ritardo e che
lo strumento urbanistico sia portato in consiglio, per rendere il Piano
del commercio più rispondente alle esigenze del territorio“.

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