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Autobus a Verona

Sboarina: “Lotta agli assembramenti. In arrivo 154 mezzi di trasporto pubblico”

“La curva dei contagi sta salendo anche nella nostra città anche se il raffronto con altre zone del Paese, mostra una situazione meno pesante – ha detto ieri il sindaco di Verona, Federico Sboarina –. Per questo, il nostro obiettivo è di intervenire preventivamente per sfruttare questo ‘vantaggio’ e circoscrivere le situazioni di possibile contagio. Tutto questo, come ripeto da due giorni, per garantire la salute pubblica con interventi mirati e senza penalizzare, con chiusure generalizzate, le attività economiche locali. Stiamo procedendo con la mappatura delle zone più a rischio che verranno regolamentate con l’ordinanza che firmerò a breve. Mentre per quanto riguarda il trasposto pubblico locale è finito il periodo di monitoraggio iniziato con l’avvio delle scuole. Per rispondere alle segnalazioni degli utenti sono già 800 in più le corse aggiunte, ma dal 2 novembre sarà ulteriormente potenziato con ulteriori 154 mezzi”.

Trasporto pubblico. Dal 2 novembre la linea di trasporto urbana sarà ulteriormente rafforzata, con l’aggiunta di 154 corse sulle attuali 798 già operative. Una ricalibratura del servizio di trasporto pubblico che dall’inizio dell’anno scolastico ha dovuto fare i conti con la definizione dell’orario delle lezioni, e che aveva aggiunto 800 corse nelle linee più frequentate e negli orari di punta degli studenti. L’ulteriore potenziamento diminuirà gli attuali tempi di attesa, che da una frequenza ogni 20 minuti passerà a 15 e da 30 minuti a 20.
Rispetto al pre-Covid restano in forte diminuzione gli abbonamenti, con un calo del 50%. Un dato che evidenzia il drastico impatto economico registrato dalla società di trasporto pubblico che, a fronte di minori entrate, sostiene oggi un importante incremento dei servizi messi in campo per limitare gli assembramenti sui propri mezzi, con una previsione di perdita di 15 milioni di euro per l’anno scolastico 2020-21.

Controlli anti-assembramento, senza chiusura totale. Il sindaco ha ricordato quanto è stato concordato nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal Prefetto. In relazione all’ultimo Dpcm, infatti, da parte del sindaco sono stati proposti provvedimenti che garantiscano il controllo del distanziamento sociale senza arrivare alle chiusure totali che potrebbero penalizzare le attività economiche. Saranno azioni diversificate a seconda delle zone e degli orari in cui si generano assembramenti.
Per quanto riguarda il centro cittadino e i quartieri più periferici, quindi, sono individuate aree più esposte al rischio assembramento, che verranno interdette oppure sottoposte a un controllo dinamico da parte degli agenti. Una scelta atta a scongiurare gli affollamenti nei luoghi d’incontro abituali o di maggior flusso turistico, con provvedimenti ad hoc, specifici per ogni piazza o via ‘critica’.

“Oggi abbiamo già predisposto l’elenco delle zone critiche – dichiara Sboarina –, così come concordato nel Cosp di ieri per interventi mirati. Adesso ci sarà la condivisione con il Prefetto e le Forze dell’ordine e a breve firmerò l’ordinanza dettagliata. Questa è la modalità concreta per salvaguardare sia la salute sia le attività economiche, già provate dal lockdown. Questo significa prendersi le proprie responsabilità a fronte di un Dpcm che genericamente demandava ai sindaci le scelte senza alcun supporto. Parla a vanvera chi dice che non esercito l’autonomia di cui possono godere i sindaci. Lo dimostrano tutte le ordinanze fatte da marzo a giugno con misure più restrittive rispetto a quelle del Governo, proprio per tutelare subito la salute dei veronesi in un momento di forte criticità”.

Dati sanitari Regione e provincia di Verona. Nella Regione Veneto risultano attualmente circa 12 mila persone positive. Di queste, 1855 sono quelle nelle provincia di Verona e 432 nella città scaligera. Sono 45 gli istituti scolastici che hanno registrano casi e 85 quelli che hanno risolto le situazioni di criticità venutasi a creare nelle ultime settimane, con 165 persone attualmente coinvolte (tra insegnanti e studenti) e 487 che hanno chiuso il periodo di quarantena.

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